La Nuova Sardegna

Sassari

A scuola di solidarietà e bontà

di Roberto Sanna
A scuola di solidarietà e bontà

L’anfiteatro dell’istituto di via Forlanini invaso dai regali grazie al progetto “Scatole di Natale”

08 dicembre 2020
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SASSARI. L’anfiteatro della scuola di via Forlanini, nel rione di Carbonazzi, quest’anno non potrà ospitare le recite natalizie dei piccoli studenti ma non resterà comunque vuoto: le gradinate, al posto di genitori e nonni emozionati, sono state riempite da regali che le famiglie sassaresi meno fortunate riceveranno grazie all’iniziativa “Scatole di Natale” ideata e lanciata da un gruppo di insegnanti alla fine di novembre che si concluderà giovedì.

Si tratta della “trasposizione” sassarese di un progetto nato a Milano «del quale sono venuta a conoscenza grazie al racconto di un mio nipote che vive proprio in quella città – racconta Giovanna Casu, l’insegnate che ha promosso l’iniziativa – ed è scattata la scintilla. Noi ogni Natale nell’anfiteatro organizziamo uno spettacolo con un coro formato da bambini e bambine ma quest’anno, a causa del Covid, non possiamo farlo. Così ho pensato che avremmo potuto coinvolgere comunque la famiglie in un’iniziativa natalizia e utilizzare l’anfiteatro per questo scopo. Prima, chiaramente, ci siamo sentiti con i responsabili di Milano e una volta ottenuto il benestare siamo andati avanti. E una cosa che voglio sottolineare è che questo progetto è stato concepito prima di tutto con una finalità educativa per i bambini e le bambine che frequentano la nostra scuola». Un plesso, quello di via Forlanini, che fa parte dell’Istituto comprensivo di San Donato, conta sei classi della scuola primaria e due della secondaria e ha già saputo già distinguersi in passato per iniziative legate alla solidarietà: «Ci siamo impegnati insieme all’associazione Qua la zampa, per le Stelle di Natale dell’Ail, per il Mercatino di Natale. Stavolta ci siamo impegnati su questo fronte e devo ringraziare la dirigente dell’Istituto comprensivo Patrizia Mercuri, che ha aderito con entusiasmo». Il gruppo di lavoro è formato, oltre che da Giovanna Casu, dalle colleghe Alessandra Chessa, Renata Conti, Angela Paola Meloni ed Emanuela de Giovanni, che hanno trascinato col loro entusiasmo tutti gli altri colleghi e colleghe.

Il progetto “Scatole di Natale” funziona in maniera molto semplice: bisogna mettere dentro una scatola, preferibilmente di scarpe, un regalo che verrà poi consegnato a una famiglia. Non un regalo qualsiasi però: deve essere una cosa calda (guanti, sciarpa, cappellino, maglione, coperta), una cosa golosa, un passatempo (libro, rivista, sudoku, matite ), un prodotto di bellezza o per l’igiene personale (crema, bagno schiuma, profumo, anche dentifricio e spazzolino) e sempre accompagnato da un biglietto gentile. Deve essere specificata anche la categoria dei destinatari (bimbo, bimba, donna, uomo) e gli oggetti possono anche essere usati, purché siano in buono stato. Le scatole possono essere consegnate a scuola a orari ben precisi, dalle 9,30 alle 11,30 e dalle 14,30 alle 15,30 e finora è stato un successo: «Abbiamo ricevuto tantissime scatole , anche se non abbiamo quantificato, e abbiamo ancora qualche giorno di tempo per completare la raccolta. Finora la maggior parte delle scatole che abbiamo ricevuto sono per i bambini, poi per le donne; un po’ meno per gli uomini. – dice ancora Giovanna Casu –. Abbiamo coinvolto prima di tutto le famiglie dei nostri bambini, ma possono partecipare tutti, bastano veramente poche cose semplici per fare felici le persone che quest’anno sono in difficoltà. E purtroppo sono tante. Abbiamo già contattato alcune associazioni e, una volta completata la raccolta, saranno loro a fare da tramite con leparrocchie cittadine per indicarci le persone alle quali consegneremo i nostri regali».

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