La Nuova Sardegna

Sassari

Finto cartomante inganna una donna e finisce in carcere

di Nadia Cossu
Finto cartomante inganna una donna e finisce in carcere

L’uomo, già arrestato ad agosto, è evaso dai domiciliari Estorti alla sua vittima 30mila euro: «Hai il malocchio, paga»

11 dicembre 2020
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SASSARI. Non poteva uscire di casa, considerato che in virtù di due pesanti reati a suo carico (estorsione e violenza sessuale) era stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Sassari lo scorso agosto. Il giudice gli aveva concesso i domiciliari ma l’uomo, un romeno domiciliato in città da tempo, non ha rispettato le prescrizioni ed è stato fermato dalla polizia mentre si aggirava per strada con tutta tranquillità

Per questo motivo il giudice ha disposto che la detenzione domiciliare venisse sostituita con la custodia in carcere. Gli agenti della Mobile, eseguendo l’ordinanza del gip, hanno accompagnato l’uomo in carcere.

La storia ha come vittima una donna sassarese, caduta in una vera e propria trappola, e risale alla scorsa estate. Aveva conosciuto quell’uomo, all’apparenza molto affabile, al pronto soccorso, un giorno in cui lui aveva accompagnato la propria madre che aveva avuto un attacco di cuore. Nell’attesa aveva scambiato alcune parole con la donna che si trovava in ospedale per lavoro, tra i due si era creata una certa empatia anche perché il romeno si era mostrato gentile, disponibile, premuroso.

Avevano iniziato a frequentarsi ma un certo punto lui l’aveva convinta di essere nel bel mezzo di un influsso malefico che se non cancellato rapidamente avrebbe potuto causare seri problemi di salute a lei e alla sua famiglia. Per liberarsi di questo terribile malocchio avrebbe dovuto pagare. Non una ma più volte, perché bisognava far intervenire anche esperti di arti occulte che ovviamente chiedevano soldi in cambio.

Sta di fatto che la donna nel giro di sei mesi avrebbe consegnato al suo “aguzzino” poco meno di trentamila euro. Raggirata, ingannata, secondo l’accusa con strumenti subdoli. «Se vuoi che tuo padre non muoia devi darmi i soldi» le avrebbe detto in un’occasione il romeno. Soldi che a suo dire servivano per liberarla da questa opprimente ombra che aleggiava sul destino suo e dei familiari, e solo la cartomanzia avrebbe potuto funzionare. Ma il clamoroso imbroglio finalmente è venuto a galla, gli investigatori della squadra mobile di Sassari dopo aver ascoltato il racconto della donna – che alla polizia aveva anche detto di aver subìto una violenza sessuale – si sono messi sulle tracce del romeno, che nel frattempo si era allontanato dalla Sardegna per assistere la madre nel suo Paese, e una volta rintracciato alla dogana mentre tornava nell’isola gli avevano detto di presentarsi nella questura di Sassari. E qui era effettivamente andato spontaneamente in compagnia del suo avvocato Salvo Fois. Senza sapere la ragione della “convocazione”. In quel momento era scattato l’arresto.

I reati di cui deve rispondere sono estorsione e violenza sessuale. L’uomo aveva negato ogni accusa, aveva spiegato di aver conosciuto e incontrato la donna solo in qualche occasione ma non di averle chiesto denaro, tanto meno di averne ricevuto. Così come aveva negato di averla violentata sessualmente. Ma in mano agli investigatori della squadra mobile, coordinati dal dirigente Dario Mongiovì, ci sarebbero dei messaggi telefonici inequivocabili che avrebbero consentito di ricostruire, insieme ad altri indizi, un quadro accusatorio di rilievo. Il mancato rispetto degli arresti domiciliari rafforzerebbe ulteriormente il filone investigativo.

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