Frane ad Abbacurrente il sindaco chiude la zona
di Gavino Masia
Dopo gli ultimi smottamenti è stato interdetto il tratto tra la torre e la spiaggia Mulas: «Un grave dissesto che necessita di risorse e interventi urgenti»
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PORTO TORRES. Gli ultimi smottamenti nella fascia costiera turritana – già annunciati nei giorni scorsi dalla Nuova Sardegna – hanno costretto il sindaco Massimo Mulas a emanare una ordinanza per interdire il tratto compreso tra la torre e la spiaggia di Abbacurrente. Una zona a forte rischio di erosione costiera, come confermato anche dalla relazione tecnica della Regione, dove sono necessari degli interventi urgenti per evitare che anche la storica struttura di avvistamento rischi seriamente di crollare dalle sue fondamenta. Lunedì scorso – dopo le abbondanti piogge verificatesi negli ultimi giorni – è stato effettuato un sopralluogo da parte dei tecnici comunali al fine di accertare i reali pericoli di frana nel litorale ad est del centro abitato del Comune di Porto Torres. Dall’esito del controllo è emerso il verificarsi di due frane: una nella spiaggia di Abbacurrente, in prossimità del confine comunale, l’altra in prossimità della torre.
«I tecnici hanno rilevato una situazione di potenziale rischio – scrive nel provvedimento comunale il sindaco Massimo Mulas – che può essere fronteggiata solo con interventi di messa in sicurezza che richiedono l’impiego di ingenti risorse». Il sito in esame si presenta infatti in condizioni di grave dissesto da diverso tempo e i crolli hanno oramai interessato anche le opere murarie di recinzione, queste ultime erette sulla spiaggia emersa in difesa dalle mareggiate. Anche la spiaggia di Abbacurrente, settore più occidentale dell’ampia spiaggia di Platamona, si presenta in condizioni di grave dissesto con instabilità del versante di retrospiaggia. In attesa degli interventi previsti dal finanziamento regionale di 5 anni fa – un milione 600mila euro per interventi di protezione della costa a rischio di frana in siti prevalentemente urbani – si è dunque reso necessario interdire il transito e lo stazionamento nel tratto di costa interessato dai fenomeni franosi al fine di salvaguardare la pubblica incolumità. Le opere previste dovranno contribuire alla mitigazione di processi erosivi in atto, già evidenziati lungo il litorale tra Balai e Abbacurrente e presenti sia nel Piano di assetto idrogeologico sia nel Programma di azione coste.
Da anni il Comune ha segnalato il verificarsi di importanti fenomeni di frana lungo la falesia. L’ordinanza sindacale prevede ora il posizionamento di cartelli indicanti il divieto ed il pericolo, da parte del personale dell’ufficio Manutenzioni, e in caso di inadempienza alle disposizioni previste verrà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
«I tecnici hanno rilevato una situazione di potenziale rischio – scrive nel provvedimento comunale il sindaco Massimo Mulas – che può essere fronteggiata solo con interventi di messa in sicurezza che richiedono l’impiego di ingenti risorse». Il sito in esame si presenta infatti in condizioni di grave dissesto da diverso tempo e i crolli hanno oramai interessato anche le opere murarie di recinzione, queste ultime erette sulla spiaggia emersa in difesa dalle mareggiate. Anche la spiaggia di Abbacurrente, settore più occidentale dell’ampia spiaggia di Platamona, si presenta in condizioni di grave dissesto con instabilità del versante di retrospiaggia. In attesa degli interventi previsti dal finanziamento regionale di 5 anni fa – un milione 600mila euro per interventi di protezione della costa a rischio di frana in siti prevalentemente urbani – si è dunque reso necessario interdire il transito e lo stazionamento nel tratto di costa interessato dai fenomeni franosi al fine di salvaguardare la pubblica incolumità. Le opere previste dovranno contribuire alla mitigazione di processi erosivi in atto, già evidenziati lungo il litorale tra Balai e Abbacurrente e presenti sia nel Piano di assetto idrogeologico sia nel Programma di azione coste.
Da anni il Comune ha segnalato il verificarsi di importanti fenomeni di frana lungo la falesia. L’ordinanza sindacale prevede ora il posizionamento di cartelli indicanti il divieto ed il pericolo, da parte del personale dell’ufficio Manutenzioni, e in caso di inadempienza alle disposizioni previste verrà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.