La Nuova Sardegna

Sassari

Mega risarcimento per il fotovoltaico

di Luca Fiori
Mega risarcimento per il fotovoltaico

Giave, la società Enervitabio San Cosimo condannata a versare 120mila euro nelle casse dell’amministrazione

09 febbraio 2021
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SASSARI. La produzione di energia dagli impianti fotovoltaici avrebbe dovuto fruttare al Comune di Giave incassi da 30mila euro ogni anno, fino ad arrivare al considerevole importo di 600mila euro. Sul mega impianto del valore di cinquanta milioni nella piana del paese aveva però puntato la lente di ingrandimento la Procura della Repubblica di Sassari.

La guardia di finanza aveva ipotizzato una truffa e la società che avrebbe dovuto versare al Comune la quota stabilita dall’accordo non aveva rispettato i patti sottoscritti. Così parallelamente al processo penale, che vede sul banco degli imputati cinque imprenditori, era stata avviata una causa civile.

I giorni scorsi il giudice Ada Gambardella del Tribunale di Sassari ha condannato la società Enervitabio San Cosimo Soc. Agr. srl a versare nelle casse del Comune di Giave l’importo di 120mila euro, le annualità da 30mila euro ciascuna non versate all’amministrazione dal 2016 al 2019. La società energetica – ha stabilito il giudice – dovrà pagare anche gli interessi e versare altri cinquemila euro a favore del Comune di Giave per le spese di lite. Giovedì è prevista invece l’udienza del procedimento penale davanti al giudice Giulia Tronci. Tre anni fa cinque persone erano state rinviate a giudizio dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Sassari Gian Cosimo Mura su richiesta del pubblico ministero Giovanni Porcheddu, che nel 2016 aveva avviato un’indagine su un impianto per il fotovoltaico di Giave. A Pietro Giuseppe Vacca, 53 anni, di Oristano (difeso dall’avvocato Roberto Dau), il legale rappresentante della “Enervitabio San Cosimo”, Paolo Magnani, 64 anni, residente a Sant’Anna Arresi (assistito dall’avvocato Gianluigi Poddighe), Walter Siddi, 53 anni, di Selargius, amministratore della Atlantia investimenti Ltd (assistito da Matteo Pinna), Raffaele Giardino, di Brescia, 47 anni, primo consigliere delegato della Esmeralda, Franco Tocco, 54 anni, di Cagliari, amministratore unico della Esmeralda (difeso da Giammarco Meleddu) venivano contestati i reati di truffa aggravata e falso. Le accuse mosse dalla Procura – e rivolte ai rappresentanti legali delle società coinvolte e all’agronomo che firmò la relazione utilizzata per ottenere le autorizzazioni a costruire – si riferiscono al fatto che le colture non sarebbero mai state effettivamente impiantate. Era stata invece stralciata la posizione di Sasha Michael Rossmann, 44 anni, tedesco, amministratore unico della Enervitabio (difeso da Giuseppe Conti). Nel mirino della Procura di Sassari e del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza era finita l’attività svolta dal complesso Enervitabio San Cosimo Soc. Agr. srl, nata su finanziamento della Win Win Precision Technology di Taiwan. Durante le indagini erano stati bloccati circa 9 milioni di euro in contanti trovati sui conti correnti spulciati dalle fiamme gialle perché considerati frutto del contributo per l’energia prodotta.

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