La Nuova Sardegna

Sassari

Viale Trento, lavori più vicini

di Giovanni Bua
Viale Trento, lavori più vicini

Via alla progettazione definitiva ed esecutiva per mettere in sicurezza il terrapieno chiuso da mesi

20 febbraio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La riapertura di viale Trento è un passo più vicina. È ormai concluso l’iter per l’assegnazione della progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento sul terrapieno, collassato lo scorso settembre e da allora interdetto alla circolazione delle auto. L’offerta pervenuta è in fase di verifica tecnica, e l’appalto sarà assegnato definitivamente a giorni. Si tratta di lavori pagati con un finanziamento regionale da 1 milione 100mila euro (altri 100mila di tasca propria li metterà il Comune), vincolato alla realizzazione dell’opera, che servira a mettere in sicurezza il traballante viadotto.

Un passo di un cammino complesso, iniziato subito dopo il crollo con una serie di interlocuzioni, anche piuttosto spigolose, con Abbanoa, per capire l’origine dell’infiltrazione che ha causato lo smottamento di parte del terrapieno, concluso con un accordo che ha portato alla deviazione della condotta fognaria. E nel mentre portato avanti a tutta velocità con l’approvazione sia del progetto di fattibilità tecnico economica, redatto dagli uffici dell’assessorato ai Lavori Pubblici, sia dello schema di convenzione poi siglata con la Regione per avere accesso al finanziamento.

Un passo ulteriore verso la realizzazione di un intervento non più procrastinabile, perché viale Trento è un malato di lunga data, ma questa volta senza opere di consolidamento, è impossibile riaprirlo interamente e definitivamente ad auto e pedoni. Ci si è messa una pezza, in questi ultimi mesi, consentendo ai pedoni di poter transitare almeno su un lato e con altri accorgimenti di viabilità alternativa, ma la chiusura continua ad impedire il collegamento diretto e completo tra la parte alta della città e il centro.

Con il milione e 100mila euro chiesti alla Regione Palazzo Ducale finanzierà il proseguo delle indagini geologiche, idrologiche e geotecniche finalizzate ad individuare le cause che hanno dato origine al cedimento e ad individuare la soluzione progettuale da affinare con i successivi livelli di progettazione. Proseguirà con il sistema di monitoraggio continuo per studiare in progress l’evoluzione del fenomeno e garantire costantemente la sicurezza del passaggio pedonale. Nel mentre l’impresa aggiudicataria si occuperà dei servizi di ingegneria ed architettura della progettazione definitiva e della progettazione esecutiva dell’intervento, della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori.

Il tutto dovrebbe consentire, prima dell’estate, l’appalto di esecuzione dei lavori sulla base del progetto esecutivo e l’apertura dell’agognato cantiere.

Nel mentre marcia su un binario parallelo il corposo progetto da 5 milioni presentato al ministero degli Interni, con il quale il Comune sta cercando di sedersi al tavolo nel quale verrà spartita la maxi torta da 350 milioni di finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio che verranno erogati nel 2021, che basterebbe a mettere in sicurezza tutto il sistema delle valli (comprese la parte terminale di via Fancello e l’altro terrapieno di viale Trieste).

Obiettivo: risolvere una volta per tutte i problemi di pericolosità idraulica che costano all’intero sistema della valli una classificazione di massimo rischio (Hi4) che di fatto blocca qualsiasi ipotesi di interventi edilizi e di riqualificazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Verso le elezioni

Tredici sardi in corsa per uno scranno nel Parlamento europeo: ecco tutti i nomi

di Umberto Aime
Le nostre iniziative