La Nuova Sardegna

Sassari

Tana di lu Mazzoni: «Noi siamo dimenticati»

Tana di lu Mazzoni: «Noi siamo dimenticati»

I residenti e gli operatori dell’antica valle scrivono all’amministrazione: trattati come dei fantasmi

25 febbraio 2021
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SASSARI. La viabilità è rimasta quella del periodo agricolo e l’amministrazione si è anche dimenticata di dare indicazioni ai residenti su dove richiedere i nuovi contenitori per la raccolta differenziata.

Gli abitanti dell’antica zona di Tana di Lu Mazzoni si sentono come dei fantasmi.

«Siamo un quartiere dimenticato da tutta l’amministrazione comunale – si lamentano – che non sa bene come qualificarla non essendo periferia, perché per tali aree sono previsti piani di intervento. La nostra è un’area fantasma di cui l’amministrazione si ricorda solo al momento dell’esazione dei tributi.

La zona si trova a ridosso del Corso Trinità. Qui un tempo c’era una dolce vallata che nel recente passato faceva, con i suoi famosi orti, corona alla città producendo tutto ciò di cui la comunità aveva bisogno. Attorno agli anni Settanta del secolo scorso, data la vicinanza alla città, vennero meno le attività agricole in quanto i proprietari iniziarono a parcellizzare i fondi e a venderli per la costruzione di un quartiere abitativo. In pochi anni si costituì un nucleo abitato che andò estendendosi, anche con l’allocazione di attività artigianali e di trasporto. Attualmente in tale quartiere si trovano: un’officina meccanica, un falegname, un fabbro, tre carrozzieri, un deposito di bombole di gas e un deposito di camion. Oltre a una cinquantina di famiglie. «Tuttavia - lamenta Giuseppe Desole a nome degli abitanti della zona - la viabilità è rimasta quella del periodo agricolo quando passavano esclusivamente carri a trazione animale, mentre il traffico è cresciuto enormemente, per cui due mezzi non possono passare insieme, se non al prezzo di gimcane ardite. La strada oltre che strettissima, con numerose curve a gomito, è totalmente priva dell’illuminazione notturna. Il Comune intervenire per rendere questo quartiere minimamente vivibile».



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