Ferito dopo lo schianto evita l’etilometro ma il giudice lo assolve
SASSARI. Dopo un pauroso incidente sulla strada per Castelsardo era finito al pronto soccorso di Sassari a bordo di un’ambulanza del 118. La priorità, dopo un volo con la macchina da un cavalcavia...
26 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Dopo un pauroso incidente sulla strada per Castelsardo era finito al pronto soccorso di Sassari a bordo di un’ambulanza del 118.
La priorità, dopo un volo con la macchina da un cavalcavia nei pressi del resort “Bellamarina” sulla strada provinciale 81, per un 36enne sassarese era ricevere le cure urgenti dei medici del Santissima Annunziata. Arrivato in ospedale l’uomo era stato immediatamente sottoposto agli accertamenti clinici e fortunatamente le sue condizioni con il passare delle ore erano migliorate.
Nel mentre i carabinieri della compagnia di Porto Torres, intervenuti sul luogo dell’incidente, avevano richiesto ai medici di Sassari di sottoporre il ferito anche ai prelievi ematici per accertare se avesse assunto sostanze alcoliche prima di mettersi alla guida.
Il 36enne però non era stato informato e dopo una lunga attesa tra gli ambulatori e il reparto di osservazione breve intensiva aveva firmato il foglio di dimissioni ed era tornato a casa. Per il carabinieri era stato un allontanamento volto a evitare il prelievo e per questo lo avevano denunciato per guida in stato d’ebbrezza e l’uomo rischiava un’ammenda da 1500 a 6000 euro e l'arresto da sei mesi a un anno. L’articolo 186 del codice della strada al comma 7 punisce infatti con la più grave delle sanzioni chi rifiuta gli accertamenti urgenti effettuati dagli agenti di polizia.
Durante il processo davanti al giudice Sergio De Luca, il 36enne difeso dall’avvocato Giovanni Policastro è riuscito a dimostrare che nessuno durante le fasi drammatiche dei soccorsi dopo il terribile volo nella scarpata né dopo, durante l’attesa in ospedale, gli disse che avrebbe dovuto attendere per sottoporsi al prelievo del sangue per accertare se avesse bevuto sostanze alcoliche.
Il giudice ha creduto alla sua buona fede e lo ha assolto per non aver commesso il fatto.
La priorità, dopo un volo con la macchina da un cavalcavia nei pressi del resort “Bellamarina” sulla strada provinciale 81, per un 36enne sassarese era ricevere le cure urgenti dei medici del Santissima Annunziata. Arrivato in ospedale l’uomo era stato immediatamente sottoposto agli accertamenti clinici e fortunatamente le sue condizioni con il passare delle ore erano migliorate.
Nel mentre i carabinieri della compagnia di Porto Torres, intervenuti sul luogo dell’incidente, avevano richiesto ai medici di Sassari di sottoporre il ferito anche ai prelievi ematici per accertare se avesse assunto sostanze alcoliche prima di mettersi alla guida.
Il 36enne però non era stato informato e dopo una lunga attesa tra gli ambulatori e il reparto di osservazione breve intensiva aveva firmato il foglio di dimissioni ed era tornato a casa. Per il carabinieri era stato un allontanamento volto a evitare il prelievo e per questo lo avevano denunciato per guida in stato d’ebbrezza e l’uomo rischiava un’ammenda da 1500 a 6000 euro e l'arresto da sei mesi a un anno. L’articolo 186 del codice della strada al comma 7 punisce infatti con la più grave delle sanzioni chi rifiuta gli accertamenti urgenti effettuati dagli agenti di polizia.
Durante il processo davanti al giudice Sergio De Luca, il 36enne difeso dall’avvocato Giovanni Policastro è riuscito a dimostrare che nessuno durante le fasi drammatiche dei soccorsi dopo il terribile volo nella scarpata né dopo, durante l’attesa in ospedale, gli disse che avrebbe dovuto attendere per sottoporsi al prelievo del sangue per accertare se avesse bevuto sostanze alcoliche.
Il giudice ha creduto alla sua buona fede e lo ha assolto per non aver commesso il fatto.