La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. La situazione idrica sul parco nazionale dell’Asinara è diventata un grande problema da quanto è stato dismesso il supercarcere. In questi giorni la carenza di acqua su una parte dell’isola è ancora più critica e questo non è certo un bel segnale considerando l’avvicinarsi della stagione turistica. Nel borgo di Cala Reale è terminata l'acqua – come segnalato dall’assessore comunale all’Ambiente Daniele Amato - e il Comune di Porto Torres è corso subito ai ripari utilizzando le cisterne per alimentare i vasconi. Gli stessi serbatoi sono stati realizzati negli anni Sessanta, con capacità di circa 200 metri cubi d’acqua, però le opere dopo così tanti anni sono obsolete. «Si andrà avanti così fin quando non verrà scavato il pozzo – ha spiegato l’esponente della giunta Mulas - ed è in corso la procedura autorizzativa dell’opera: a Cala d'Oliva e Fornelli la situazione è invece meno grave, e la società in house Multiservizi effettuerà dei piccoli interventi di sostituzione di alcune pompe in modo da poter passare l'estate senza criticità».

Quindi sarà ancora l’amministrazione comunale a dover provvedere alle risorse idriche dell’isola parco, almeno sino ad ottobre, in attesa che Abbanoa prenda finalmente in carico il servizio di gestione delle reti del sistema idrico dell’Asinara. «Allo stato attuale non ci sono grandi novità sul fronte della presa in carico del servizio idrico sull’isola da parte del gestore unico – ha aggiunto l’assessore – ed è a buon punto la progettazione per quanto riguarda gli impianti di distribuzione e depurazione: c'è qualche ritardo, invece, nella progettazione di quello di potabilizzazione. Riteniamo comunque che l'accordo quadro con Abbanoa sia la soluzione migliore la gestione del servizio sull'isola». Per ora il gestore idrico ha avviato una prima serie di interventi, indispensabili per completare la procedura di trasferimento con la messa a norma degli impianti. (g.m.)