La Nuova Sardegna

Sassari

Morì di aneurisma: nove a processo

di Luca Fiori
Morì di aneurisma: nove a processo

Carlo Dessole era deceduto tre anni fa alle Cliniche di San Pietro, rinviato a giudizio lo staff medico

21 maggio 2021
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SASSARI. Il 5 marzo di tre anni fa Carlo Dessole, pensionato sassarese di 73 anni, era arrivato al pronto soccorso con le sue gambe, ma con una richiesta di ricovero immediato nel reparto di Chirurgia vascolare. L’intervento urgente era stato eseguito però solo otto giorni dopo il ricovero e l’uomo era morto a 24 ore di distanza a causa di un aneurisma.

I familiari avevano deciso di annullare i funerali fissati inizialmente due giorni dopo il decesso e presentato un esposto in Procura. Era scattata immediatamente l’inchiesta della magistratura con il sequestro delle cartelle cliniche e l’autopsia sulla salma.

Ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Carmela Rita Serra ha disposto il rinvio a giudizio per otto medici dello staff della Chirurgia vascolare delle Cliniche di San Pietro dell’Aou di Sassari e per il primario del San Francesco di Nuoro del reparto di Chirurgia vascolare ed endovascolare. La prima data del processo è stata fissata per il 24 settembre davanti al giudice monocratico Valentina Nuvoli.

A finire sotto inchiesta - con l’accusa di omicidio colposo - era stata tutta l’equipe medica di Sassari, dal primario a due specializzandi. Per questi ultimi i pubblici ministeri Paolo Piras ed Enrica Angioni già due anni fa avevano chiesto l’archiviazione, non ravvisando nei loro confronti alcuna responsabilità penale.

Ieri mattina i pm hanno chiesto il proscioglimento per due degli indagati: il primario del San Francesco di Nuoro Gianfranco Fadda, intervenuto in sala operatoria per sostituire il suo omologo di Sassari Eugenio Martelli e Salvatora Dettori, uno dei medici dell’equipe sassarese, ritenendo anche in questo caso che non ci fossero per i due professionisti responsabilità penali imputabili. Il gup ha deciso invece che anche loro dovranno affrontare il processo. Insieme a Fadda e a Dettori sono stati rinviati a giudizio il primario della Chirurgia vascolare dell’Aou di Sassari Eugenio Martelli e i medici del reparto Franco Piredda, Maria Antonietta Casu, Anastasia Gabriella Tucconi, Roberto Mancino, Pier Luigi Tilocca e Sandro Ciccarello.

Durante l’udienza preliminare l’avvocato Luigi Esposito, che assiste Tilocca, aveva depositato una consulenza di parte, mentre il collega Salvatore Porcu, difensore di Mancino, aveva prodotto un ordine di servizio relativo ai turni in reparto. Gli altri medici sono assistiti dagli avvocati Carlo Pinna Parpaglia, Francesco Porcu, Guido Da Tome, Amedeo Mandras, Roberto Pessei, Gabriele Satta, Sebastiano Chironi, Ivano Iai e Filippo Orecchioni.

«Mio padre è arrivato al pronto soccorso con le sue gambe e guidando la sua auto – aveva raccontato il figlio dopo la tragedia – e con una Tac fatta in uno studio di radiologia che già evidenziava il rischio di un aneurisma. Possibile – aveva aggiunto il figlio di Carlo Dessole – che in una situazione di emergenza sia necessario attendere una settimana per uno stent su misura?». Il processo dovrà stabilire se l’intervento eseguito in tempi stretti - e non dopo una settimana - avrebbe permesso ai medici di salvare la vita del pensionato.

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