La Nuova Sardegna

Sassari

Centro studi antropologici e storici 

L’ateneo mette online il Museo con le foto della quarantena

L’ateneo mette online il Museo con le foto della quarantena

SASSARI. Un museo di immagini per raccontare la quarantena Covid 19, in modo particolare quella del primissimo lockdown, tra il 9 marzo e l’inizio dell’estate del 2020. Lo ha realizzato e messo...

26 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un museo di immagini per raccontare la quarantena Covid 19, in modo particolare quella del primissimo lockdown, tra il 9 marzo e l’inizio dell’estate del 2020. Lo ha realizzato e messo online il Centro studi antropologici paleopatologici e storici (Csaps) del Dipartimento di Scienze biomediche con il contributo della Facoltà della facoltà di Medicina e del corso di studi in Infermieristica dell'Università di Sassari. Nel sito internet https://www.museodellaquarantenasassari.it sono state raccolte le immagini che descrivono come la pandemia, e in particolare i due mesi di “lockdown duro” che hanno cambiato la vita quotidiana collettiva, specialmente nel contesto sanitario, sociale, politico e istituzionale del territorio sassarese.

Alla raccolta delle immagini hanno contribuito medici e infermieri dell'Aou Sassari e della Ats Sardegna, l'Ufficio Beni culturali dell'Arcidiocesi di Sassari e numerosi cittadini che hanno portato una visione extra sanitaria sul periodo pandemico. Il Museo è un'entità in divenire ed è sempre disponibile a ricevere nuovo materiale sulle tematiche trattate.

«La raccolta di immagini divisa in otto sezioni – spiegano gli stessi ideatori – offre una preziosa documentazione totalmente assente per le epidemie del passato e costituirà una base di conoscenza dell'impatto, delle reazioni, delle aspettative e dei timori della comunità cittadina, le cui consolidate dinamiche sociali ed economiche hanno dovuto interagire con le regole dettate dalle istituzioni pubbliche in caso di emergenza. Costituirà un prezioso patrimonio di base per approfondimenti e studi in grado di orientare le politiche sociali e sanitarie anche nel malaugurato caso di future emergenze».

Sempre dall’ateneo sassarese spiegano che «Il museo della quarantena è in divenire ed è sempre disponibile a ricevere nuovo materiale sulle tematiche trattate; chi fosse in possesso di immagini significative relative al periodo di quarantena e avesse piacere di contribuire alla collezione, può inviarle all’indirizzo axelpir@uniss.it. Ogni immagine, accompagnata dal nome e da una breve didascalia, dovrà essere riferita al lockdown del 2020».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative