La Nuova Sardegna

Sassari

UN 27ENNE vittima dell’incidente a caniga  

Morì tra le lamiere, il pm: «Sei anni all’automobilista»

Morì tra le lamiere, il pm: «Sei anni all’automobilista»

SASSARI. Sei anni – con la riduzione della pena prevista dal rito abbreviato – per quel terribile incidente stradale avvenuto a marzo del 2019 in via Caniga nel quale perse la vita l’operaio...

26 maggio 2021
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SASSARI. Sei anni – con la riduzione della pena prevista dal rito abbreviato – per quel terribile incidente stradale avvenuto a marzo del 2019 in via Caniga nel quale perse la vita l’operaio sassarese di 27 anni Manuel Manca.

È la richiesta di condanna avanzata ieri mattina dal pubblico ministero Enrica Angioni nei confronti di Emanuele Loriga, il 35enne che il 10 marzo di due anni fa era alla guida della Hyundai Accent coinvolta nello schianto con un’Alfa Romeo. Dopo l’incidente Loriga era risultato positivo all’etilometro, con un livello di alcol nel sangue che era quasi pari a 2 grammi/litro, ossia quasi quattro volte superiore al limite consentito dalla legge. Prima di imbarcarsi e finire nella corsia opposta, la Accent aveva urtato un guardrail sul lato destro, poco prima dell’ingresso dell’azienda Scandellari: sulla Hyundai, accanto a Loriga, viaggiava Manuel Manca, che non aveva avuto scampo. Sul sedile di dietro si trovavano invece una donna e i suoi tre bambini di uno, tre e sette anni che solo per un miracolo erano riusciti a salvarsi, riportando ferite lievi. Era rimasta invece gravemente ferita la loro mamma.

Nell’udienza di ieri hanno discusso anche il legale di parte civile Maurizio Serra (che rappresenta la mamma e la sorella della vittima) e il difensore dell’imputato, l’avvocato Monica Malesa. È stata proprio quest’ultima a puntare la sua discussione sull’accertamento alcolemico. «La modalità con cui è stato eseguito è quella enzimatica, un esame di primo livello che offre un risultato presuntivo. E non costituisce di certo una prova oltre ogni ragionevole dubbio». Il legale ha spiegato che viene eseguito «su un derivato del sangue e fornisce una sovrastima del tasso alcolemico e in qualche caso persino falsi positivi. Loriga era vigile quella sera, rispondeva alle domande con lucidità». Da qui, con il supporto di una consulenza tossicologica, la richiesta della Malesa di riqualificazione del reato in un’ipotesi meno grave che, in caso di condanna, prevede una pena inferiore. La sentenza a ottobre. (na.co.)

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