La Nuova Sardegna

Sassari

carcere di bancali 

Il garante Unida: «Troppe carenze realtà insostenibile»

SASSARI. Sui disagi legati all’assenza di un direttore nel carcere di Bancali, dopo il trasferimento di Graziano Pujia a Cagliari, interviene anche Antonio Unida, il garante territoriale delle...

01 giugno 2021
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SASSARI. Sui disagi legati all’assenza di un direttore nel carcere di Bancali, dopo il trasferimento di Graziano Pujia a Cagliari, interviene anche Antonio Unida, il garante territoriale delle persone private della libertà personale. Una difficoltà che si unisce a molte altre presenti nell’istituto penitenziario sassarese (privo anche del comandante della polizia penitenziaria e dei funzionari che dovrebbero sostituirlo): «Tutto ciò non è più tollerabile – rimarca Unida elencando tutta una serie di disservizi – L’acqua non è potabile, l’area educativa è composta da una sola funzionaria pedagogico-educativa in pianta stabile, supportata saltuariamente da altre due che si sdoppiano con altre strutture». Carenze che diventano pesanti di fronte a certi numeri: «Sono circa 400 i detenuti – sottolinea il garante – fra 41 bis, AS2 islamica, protetti, comuni, femminile, art. 21». Senza contare tutto il resto: «Manca il detersivo per lavare le camere di pernottamento e quello per le stoviglie. E ora è arrivato il trasferimento del direttore Pujia ad altro incarico. Tutto ciò è inammissibile». Soprattutto perché quella di Bancali «è definita una struttura strategica, di importanza nazionale, di cosiddetta fascia uno. Ma ovviamente solo sulla carta, perché nei fatti siamo ancora all’anno zero».



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