La Nuova Sardegna

Sassari

«Suolo pubblico, non fermate la ripresa»

di Giovanni Bua
«Suolo pubblico, non fermate la ripresa»

Continua in commissione l’esame del regolamento. Ieri il confronto con gli ordini di geometri, architetti e ingegneri

04 giugno 2021
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SASSARI. Terzo round in commissione per il nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico, vidimato tra non poche polemiche dalla giunta, prima di iniziare il “mese di confronti” tolto dal cilindro dall’assessore Nicola Lucchi per limare le tante criticità messe in evidenza dalle opposizioni, dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria. Un percorso che continuerà anche oggi, quando al tavolo si dovrebbero sedere Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Camera di commercio. Ieri invece è toccato agli ordini professionali di geometri, architetti e ingegneri.

Sempre gli stessi i punti caldi sul tavolo. Su tutti il contestatissimo articolo 12 della bozza, relativo al preliminare parere della giunta sulle concessioni. Anche i professionisti hanno sottolineato come sia, nelle migliori delle ipotesi, un appesantimento della procedura e che apra a “ingerenze” della politica in un percorso che, stabilite le regole, dovrebbe essere invece esclusivamente tecnico. Preoccupazione poi per la “partita Saba”, che prevede la trattativa diretta tra la concessionaria e le attività che chiedono di usare per dehors e tavolini i posteggi blu. «Può avere effetti distorsivi sui costi – hanno spiegato i professonisti –. Il Comune si dovrebbe fare garante della trattativa, o meglio farne una collettiva». Geometri, architetti e ingegneri hanno poi chiesto di studiare un protocollo di intesa con la Soprintendenza, in modo da armonizzare procedure e soluzioni per renderle più snelle e uniformi possibili.

Comune poi la richiesta di tenere conto del periodo post Covid, e di dare modo alle imprese di “agganciare” la riprese senza fare calare regole troppo restrittive in un periodo drammatico. Con il consigliere Dem Fabio Pinna che, a tal proposito, ha ribadito la richiesta di «Coprire il periodo di interregno tra vecchio e nuovo regolamneto con una ordinanza sindacale, che dia regole chiare nell’immediato agli operatori accogliendo anche quanto di buono c’è nel testo proposto, dopo le numerose sollecitazioni dei mesi scorsi da parte del consiglio comunale e dalle associazioni di categoria, come la richiesta di estensione di suolo pubblico attrezzato da parte di tutte le attività commerciali e artigianali senza nessuna specifica esclusione».

Un confronto abbastanza teso, con l’assessore Lucchi che non ha gradito la parte in cui gli ordini denunciavano di non essere stati coinvolti nella elaborazione finale della bozza. Accusa che condividono con le associazioni di categoria che si siederanno al tavolo oggi, e che riproporranno una lista di criticità che ormai sembra condivisa, ma a cui la giunta, almeno a sentire le parole dell’assessore, non sembra intenzionata a porre rimedio. In particolare l’articolo 12, che Lucchi non definisce un’ingerenza ma una possibilità, e su cui le opposizioni hanno già annunciato battaglia in aula. Aula che potrebbe essere quella del consiglio comunale della prossima settimana.

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