La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Il susseguirsi degli atti vandalici notturni contro la proprietà pubblica e privata ha allarmato anche l’amministrazione comunale. «Esprimo grande preoccupazione per il ripetersi degli atti vandalici nella nostra città – dice il sindaco Massimo Mulas – e, come abbiamo già detto in più occasioni, il Comune sta allestendo un piano di videosorveglianza proprio per prevenire e punire questo tipo di comportamenti». Un antidoto per combattere quei vandali che – dopo l’allentamento delle restrizioni dovute al Covid-19 – si spostano in lungo e largo per il territorio comunale a distruggere quello che si trovano davanti. Si tratta di giovani che agiscono in gruppo, secondo le testimonianze dei cittadini, e che agiscono soprattutto durante la notte. Nelle settimane scorse si sono scagliati contro le vetrate esterne del Museo del Porto e successivamente sulla porta d’ingresso di una pizzeria-paninoteca sul Lungomare Balai e sullo specchietto retrovisore elettrico della Fiat Punto dei volontari del Cisom. Nell’ultimo fine settimana danni anche alla pensilina della stazione di via Fontana Vecchia (con scritte incomprensibili) e un grande bivacco notturno a Balai, dove gli avventori hanno lasciato massi e rifiuti organici sulla sabbia. Ora l’amministrazione comunale vuole correre ai ripari posizionando i tanti attesi impianti di videosorveglianza, anche se il primo cittadino avrebbe preferito altro tipo di soluzioni.

«Ritengo questa soluzione una sconfitta – aggiunge Mulas –, perché affidare il monitoraggio dell'ordine pubblico all'occhio elettronico è umiliante per la stragrande maggioranza dei cittadini che si comporta con correttezza e non merita di essere controllata in questo modo. Per questo motivo lancio un appello: impegniamoci tutti insieme per isolare e denunciare chi non rispetta il bene comune. Porto Torres dia una risposta ferma e decisa ai vandali». (g.m.)