La Nuova Sardegna

Sassari

«Le bonifiche alla Marinella calate dall’alto»

«Le bonifiche alla Marinella calate dall’alto»

I sei consiglieri di opposizione protestano per l’assegnazione dei lavori a imprese della penisola

26 agosto 2021
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PORTO TORRES. I consiglieri comunali di opposizione lamentano la mancata tutela delle imprese locali nelle attività di bonifica all’interno dell’area industriale della Marinella. Concetti ribaditi ieri mattina dai consiglieri sardisti Bastianino Spanu eAlessandro Pantaleo, dal leghista Ivan Cermelli, dal pentastellato Sebastiano Sassu, da Michele Bassu del gruppo misto e da Quirico Bruzzi di Cambiamo!.

«La sofferenza del territorio è tale da non potersi permettere di accettare supinamente scelte calate dall’alto – hanno detto – ed è la politica locale che deve essere protagonista delle scelte che la riguardano: oltre sei mesi fa il consiglio aveva approvato all’unanimità un documento che impegnava il sindaco ad approfondire le motivazioni che hanno portato al ridimensionamento degli impegni assunti nel protocollo d'intesa del 2011 e oggi apprendiamo dell’assegnazione di due importanti appalti (22 milioni di euro) sulla partita delle bonifiche nello stabilimento di Porto Torres a imprese del sud Italia. Come opposizione chiediamo, come previsto nel protocollo d’Intesa, l’insediamento urgente della commissione di vigilanza e controllo sugli appalti e sul cronoprogramma dei lavori». Per Bastianino Spanu «è allarmante il silenzio dei sindaci di Porto Torres, Sassari e Alghero nel far mantenere gli impegni assunti sull’industria e nella difesa delle imprese sarde. Chiediamo un intervento urgente del presidente della Regione e degli assessori regionali all’Ambiente e all’Industria». Ivan Cermelli, chiede invece «qual è la linea politica dell’amministrazione Mulas sull’industria? I progetti industriali sono fermi al palo e la maggioranza consiliare non si sente». Secondo Sebastiano Sassu, le ultime notizie risalgono alla visita del 2020 nell’ex petrolchimico: «Ci sarebbero 149 milioni di euro ancora da spendere sui progetti di bonifica, qualcuno ci dovrebbe però spiegare come si intende procedere».

La preoccupazione di Alessandro Pantaleo è che «nessuno si sta impegnando per far rispettare i protocolli dell’industria e i progetti di bonifica, tanto meno la maggioranza consiliare da cui non filtra alcuna notizia in merito». Un «intervento della politica per difendere l’industria e il lavoro» hanno ribadito Michele Bassu e Ico Bruzzi. «Il Governo deve convocare al più presto un tavolo nazionale su Porto Torres – dice il sindaco Massimo Mulas – per riscrivere l'accordo industriale del 2011: a nostro parere è questa l'unica strada per rendere le realtà produttive sarde protagoniste delle bonifiche e di tutte le azioni di rilancio della zona industriale». (g.m.)

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