La Nuova Sardegna

Sassari

Proteste per la movida degli Erasmus

Proteste per la movida degli Erasmus

Tra via Duomo e piazza Santa Caterina le notti insonni degli studenti stranieri

01 ottobre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Per restituire il sonno perduto agli abitanti della zona di via Duomo e Santa Caterina, diventato un miraggio da quando gli studenti del progetto Erasmus, appena approdati in città, l’hanno scelta per trascorrere le ultime serate di fine estate, è sceso in campo il comitato di quartiere.

Da qualche giorno lamentano i residenti della zona non è più possibile chiudere occhio per la presenza di una gigantesca comitiva di giovanissimi studenti stranieri che fa base fissa tra piazza Santa Caterina e le vie limitrofe.

«Dopo le lamentele dei cittadini - spiega il presidente del comitato centro storico Giovanni Ruiu - ci siamo rivolti al sindaco e al comandante della polizia locale per chiedere un intervento. Sassari è una città accogliente e ospitale - prosegue Ruiu - e gli studenti di ogni parte d’Europa sono i benvenuti, ma negli ultimi giorni si sta superando il limite».

Stando al racconto dei residenti ogni sera dalle 23 alle 5 del mattino sarebbe diventato impossibile dormire a causa di schiamazzi, urla e canti sguaiati. «Dalle nostre finestre - racconta un residente di via Al Duomo - ogni notte assistiamo a uno spettacolo di ragazzi e ragazze completamente ubriachi che utilizzano i nostri portoni per i loro bisogni fisiologici, incuranti delle nostre lamentele».

«Il Comitato centro storico - spiega Giovanni Ruiu - chiede l’intervento urgente del rettore dell’università di Sassari, del sindaco e delle forze dell’ordine, affinché questi ragazzi stranieri e sassaresi si divertano in maniera civile e non si lascino andare a comportamenti a dir poco imbarazzanti, disturbando il sonno dei residenti, che da anni lottano per ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno delle mura antiche della città». (l.f.)



In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative