A lezione di tenacia con l’atleta Rita Cuccuru
Pozzomaggiore. Incontro degli studenti con la campionessa sarda reduce dalle Paralimpiadi di Tokio
14 ottobre 2021
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POZZOMAGGIORE. Rita Cuccuru, atleta paralimpica, una dei tre sardi che, con la pallavolista Sara Desini ed il paratleta Giovanni Achenza, si è qualificata per le Paralimpiadi di Tokyo, ha accolto l’invito delle professoresse Maria Giovanna Deriu e Marilena Pinna e, Venerdì mattina, ha incontrato i giovani del liceo scientifico. Il gradito appuntamento si è tenuto nella bella palestra dell’Istituto di Va Popolo, sede associata dell’Istituto superiore “Segni” di Ozieri”.
L’atleta sarda di paratriatlon, ( nuoto, ciclismo e corsa) ha portato la sua testimonianza di sport e di vita ed è stata accolta dal dirigente Andrea Nieddu, dai docenti, dal sindaco Mariano Soro, dagli amministratori del Comune e dal parroco.
I ragazzi hanno potuto ascoltare la testimonianza di vita e di sport della paratleta di Pozzomaggiore. Sono seguite tante domande e Rita Cuccuru ha parlato volentieri della sua esperienza, ha trasmesso un entusiasmo e un’energia straordinari, dimostrato una determinazione fuori dal comune, sacrificio, tenacia e adesione ai veri valori dello sport e dell’inclusione.
Una lezione carica di un forte pathos e grande umanità che i ragazzi non dimenticheranno, in attesa di tifare per la loro beniamina che ha dichiarato di voler partecipare alle qualificazioni per le prossime Paralimpiadi di Parigi nel 2024. L’esperienza olimpica di Rita Cuccuru, ottava nel triathlon alle Paralimpiadi di Tokyo, «è stata – come ha dichiarato – qualcosa di unico» e quando si parla di Olimpiadi non si può dimenticare, secondo il motto decoubertiniano, che «l’importante è partecipare». Emidio Muroni
L’atleta sarda di paratriatlon, ( nuoto, ciclismo e corsa) ha portato la sua testimonianza di sport e di vita ed è stata accolta dal dirigente Andrea Nieddu, dai docenti, dal sindaco Mariano Soro, dagli amministratori del Comune e dal parroco.
I ragazzi hanno potuto ascoltare la testimonianza di vita e di sport della paratleta di Pozzomaggiore. Sono seguite tante domande e Rita Cuccuru ha parlato volentieri della sua esperienza, ha trasmesso un entusiasmo e un’energia straordinari, dimostrato una determinazione fuori dal comune, sacrificio, tenacia e adesione ai veri valori dello sport e dell’inclusione.
Una lezione carica di un forte pathos e grande umanità che i ragazzi non dimenticheranno, in attesa di tifare per la loro beniamina che ha dichiarato di voler partecipare alle qualificazioni per le prossime Paralimpiadi di Parigi nel 2024. L’esperienza olimpica di Rita Cuccuru, ottava nel triathlon alle Paralimpiadi di Tokyo, «è stata – come ha dichiarato – qualcosa di unico» e quando si parla di Olimpiadi non si può dimenticare, secondo il motto decoubertiniano, che «l’importante è partecipare». Emidio Muroni