La Nuova Sardegna

Sassari

Mondo X in prima linea tra solidarietà e speranza

di Giovanni Bua
Mondo X in prima linea tra solidarietà e speranza

Grande risposta durante la due giorni di autofinanziamento dell’associazione Padre Salvatore Morittu: «Non abbassiamo la guardia e stiamo vicini ai giovani» 

29 novembre 2021
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SASSARI. La pioggia battente e il pungente freddo non hanno spento la fiamma della solidarietà. Alimentata da sofferenze, errori, percorsi, rinascite, che diventano plastiche nei prodotti che affollano le bancarelle nel santuario di San Pietro in Silki, tornato per due giorni, dopo l’orribile 2020, perfetto ospite dell’iniziativa di Mondo X, finalizzata all’autofinanziamento per tutte le attività dell’associazione, ma soprattutto ad allacciare nuovi fili di dialogo, ad aprire nuovi spiragli di riflessione.

Una fiamma che ha scaldato il cuore dei tanti che in questi due giorni hanno risposto all’appello lanciato da padre Salvatore Morittu, il francescano che dell’aiuto agli ultimi ha fatto la sua missione e che questa mattina volerà al Quirinale per essere insignito della carica di Commendatore.

Oggi però il palcoscenico è tutto per i suoi “ragazzi”, quelli della Casa famiglia per malati di Aids e della Comunità di S’Aspru. Che le bancarelle hanno riempito di prodotti alimentari e artigianali, dolci e raffinati oggetti di falegnameria, frutto di lavoro, fatica, fantasia, ritorno alla vita. E così, mentre il vulcanico Tullio Torru, guida dei volontari, si cruccia che il meraviglioso formaggio di S’Aspru sia già finito, come quasi tutto il frutto degli 11 maiali allevati da Angelino e i suoi ragazzi, e Massimiliano sistema sui tavoli i piccoli gioielli fatti con suo gruppo di falegnami messo su nella comunità di recupero, capita di vedere per le bancarelle Enrico, che grazie al duro percorso della comunità agricolo-pastorale di Siligo ha ripreso in mano la sua vita bruciata dal gioco di azzardo, e ora acquista un “pezzo” forte di un lavoro e una famiglia ritrovata. O Vincenzo e Fabio, che il loro percorso hanno finito lo stesso, ma nei 94 ettari di S’Aspru sono tornati a lavorare come operatori socio sanitari.

Cocci di vita che si rimettono insieme, che sono il vero valore “in vendita” nelle affollate bancarelle, il vero prodotto: la speranza. «La battaglia contro le dipendenze, sempre nuove, il disagio, la malattia, l’Hiv, non è conclusa. Anzi – ha detto padre Morittu, presente insieme a padre Stefano Gennari –. Dobbiamo tornare in trincea, a parlare con i ragazzi, che sempre più giovani e inconsapevoli di tutto questo sono bersaglio. Dopo 11 anni la presidenza del consiglio dei ministri ha finalmente deciso di fare la conferenza nazionale sulla tossicodipendenza. Spero che sia l’occasione per rimettere mano ai tanti problemi di una legge che ci tiene lontani dai Serd, che ci ha fatto scegliere di rinunciare ai soldi pubblici, perché la nostra idea, il nostro modello di assistenza non è compreso, codificato. E invece dobbiamo camminare uniti, perché c’è tanto lavoro da fare».



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