La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, raid vandalico nella sede della società San Nicola Calcio

Ozieri, raid vandalico nella sede della società San Nicola Calcio

OZIERI. Sembrava un problema ormai superato, ma i raid vandalici nel campo sportivo Raimondo Meledina di San Nicola non sono finiti, e nemmeno l’inverno ha frenato le mani degli ignoti che anche la...

20 gennaio 2022
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OZIERI. Sembrava un problema ormai superato, ma i raid vandalici nel campo sportivo Raimondo Meledina di San Nicola non sono finiti, e nemmeno l’inverno ha frenato le mani degli ignoti che anche la scorsa notte si sono introdotti nella struttura sportiva procurando ingenti danni. Mentre nell’ultimo episodio, avvenuto lo scorso agosto, i vandali si erano accaniti contro il campo da calcio, in particolare danneggiando le porte e le reti, in questo caso il bersaglio dell’atto vandalico è stata la sede della società sportiva San Nicola Calcio. Qui sono state smantellate le serrature delle porte di ingresso e l’intera sede, uffici e spogliatoi, è stata messa a soqquadro. Gli ignoti introdottisi all’interno hanno frugato dappertutto, cercando chissà cosa, lasciando dietro di sé caos e disordine.

A differenza di altre volte, in questo caso nulla è stato toccato dalle scorte di bevande – di solito il primo bersaglio dei furti – forse perché non era quello l’interesse dei vandali o forse perché gli stessi sono stati interrotti da qualcosa o qualcuno. Ieri mattina infatti la società sportiva ha effettuato con alcuni suoi dirigenti un sopralluogo sul posto e ha constatato che apparentemente nulla è stato rubato. Ma la devastazione regnava ovunque, e il colpo al cuore della società sportiva - e del quartiere - è stato per questo motivo forse ancora più doloroso.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, per la formalizzazione di una denuncia contro ignoti, con la polizia locale che ha verbalizzato l’accaduto. Da più parti si invoca l’installazione di telecamere di videosorveglianza – una spesa da mettere in conto ma sicuramente di non lieve entità e di non celere realizzazione – ma, come sempre si dice in questi casi, la videosorveglianza dovrebbe non servire se esistesse almeno un minimo di senso civico tale da evitare che continuamente vengano prese di mira strutture al servizio della collettività, in particolare dei giovani, e soprattutto di proprietà di tutti e non di singoli. (b.m.)

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