La Nuova Sardegna

Sassari

Il Covid non ferma Usini opere per 5 milioni di euro

di Franco Cuccuru
Il Covid non ferma Usini opere per 5 milioni di euro

Il sindaco Brundu risponde alle critiche con un lungo elenco di progetti e appalti «Ora siamo pronti a sostenere il paese in questa fase di difficoltà economica»

21 febbraio 2022
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USINI. «Ho tracciato a tavolino un bilancio di quanto programmato, investito e realizzato tra il 2020 e il 2021 e il risultato supera l’aspettativa. Unica risposta a chi ci riteneva assonnati». Lo dice con un ironico sorriso stampato sul volto Antonio Brundu, sindaco di Usini, taccuino alla mano, annottando le opere pubbliche programmate, appaltate e realizzate in paese nei due anni di pandemia. Usini ha provato a dare le sue risposte e ha investito circa 5 milioni di euro per opere pubbliche e infrastrutture per la comunità. Si parte dal completamento e apertura nel 2020 dell’asilo nido comunale (500 mila euro), 80 mila euro nel Piano Insediamenti Produttivi, 80 mila euro sullo stadio comunale Peppino Sau per la sistemazione di alcune criticità strutturali, 100 mila euro per il tetto del Palazzetto dello Sport, 25 mila euro per il sintetico del campetto Santa Croce, 30 mila euro per un intervento di bonifica su un’incompiuta in via Manno e 90 mila euro bitumature agro.

«Non ci siamo mai fermati, nemmeno in pandemia – hanno detto Brundu e l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiori – e, a questi, aggiungiamo 1 milione di euro per una rivoluzione energetica nello stabile della scuola media, 500 mila euro per la nuova arteria di collegamento verso il quartiere Sa Maja, 300 mila euro per il nuovo cimitero che sarà inaugurato il prossimo 6 marzo, 150 mila euro per sistemazione idraulica di 3 zone di Usini, 30 mila per il campo sportivo comunale, 74 mila euro per gli esterni del Nido e area giochi e 100 mila euro per un intervento di efficientamento energetico nelle palestre e presso il Palazzetto dello Sport».

Un lavoro immenso, seguito passo per passo dagli assessori delegati, con il supporto dei consiglieri comunali e degli uffici. E per questa unione di forze, tra fine 2021 e i primi del 2022, sono partiti e stanno partendo altri lavori programmati come le 100mila euro di bitumature in agro, con progetto deliberato giovedì scorso dalla giunta, ulteriori 90 mila euro per il completamento del Pip, 700 mila euro per il project financing che chiuderà definitivamente l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione pubblica e un altro milione di euro per il progetto di separazione acque bianche e nere che riguarderà l’intero paese.

«Escludo dal conteggio – ha detto il sindaco –1,5 milioni di euro previsti nell’ambito della Programmazione territoriale per la Corte di Casa Diaz, le ippovie, l’Ex Ma e il restauro della Chiesa Santa Croce. Mi fa sorridere – ha concluso Brundu – perché qualche nostro detrattore ci pensava dormiente e concentrati solamente sulla gestione della pandemia. Ora avrà quanto meno modo di riflettere e sapere che, dalla fine dell’emergenza, ci riprenderemo le nostre abitudini, sorreggeremo la comunità in questa fase di difficoltà economica e, attraverso i vari bandi, tracceremo una strada per il futuro di Usini».

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