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Sassari, gli ultimi incontri dei candidati sindaco

di Davide Pinna
Sassari, gli ultimi incontri dei candidati sindaco

Questa sera Giuseppe Palopoli, Mariano Brianda e Nicola Lucchi hanno chiuso la loro campagna elettorale. Domani tocca a Giuseppe Mascia. Lunedì scorso Gavino Mariotti ha preceduto tutti

05 giugno 2024
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Sassari C’è traffico, nelle strade del centro, l’ultimo mercoledì prima delle elezioni. Tre dei cinque candidati sindaco hanno scelto la serata di oggi, 5 giugno, per chiudere la loro campagna elettorale. Giuseppe Palopoli in piazza Castello, Mariano Brianda in piazza Tola e Nicola Lucchi in piazza Fiume. Li aveva preceduti, lunedì, il rettore candidato del centro destra Gavino Mariotti, all’Emiciclo Garibaldi. E chiuderà domani l’esponente del Campo largo Giuseppe Mascia, in piazza d’Italia.

Nicola Lucchi

C’è una logica, dietro la scelta delle piazze da parte di ciascuno dei cinque candidati. In questa geografia urbana, Nicola Lucchi e i Civici hanno preso una decisione nel segno della continuità e, forse, della scaramanzia. Piazza Fiume è la stessa in cui concluse la sua campagna elettorale nel 2019 Nanni Campus, da dove lanciò la sfida al centrosinistra – guidato all’epoca da Brianda – che lo portò a vincere al ballottaggio, ribaltando i conti del primo turno. Stavolta, rispetto all’apertura della campagna elettorale nelle scorse settimane, è Lucchi il protagonista assoluto. L’erede di Campus prende la parola e per prima cosa attacca gli avversari: «Speravo in una campagna più ricca di contenuti, ma mi sono reso conto che chi si è presentato non ha la sensibilità, i contenuti e la passione necessarie per fare del bene a questa città». Davanti a lui gli assessori e il sindaco uscente, la piazza si riempie, anche se c’è ancora qualche spazio. In ogni caso, è stato Lucchi a vincere la sfida dei numeri, senza confronto per quel che riguarda i comizi di ieri.

Mariano Brianda

Anche la geografia dell’ex magistrato resta nel solco della continuità. Piazza Tola, a giugno del 2019, ospitò il suo ultimo comizio, prima del voto che lo vide arrivare in testa, salvo il ribaltamento del ballottaggio. All’epoca, Mariano Brianda guidava la coalizione del centro sinistra, oggi è a capo di una coalizione civica che punta tutte le sue carte su una proposta di democrazia diretta, che rivoluzioni lo statuto comunale e coinvolga cittadini e comitati. Sul palco il gruppo folk Cantendi Sassari intona i classici cittadini, La mirinzana e Faccia di trudda. Al microfono si alternano i rappresentanti delle tre liste, Costituente per Sassari, Giovani per Sassari e Generazione Sassari: la serata è presentata da altri due candidati, Selene Pinna e Carlo Tomassetti. Brianda fa su e giù dal palco, parla con i sostenitori. Lancia un messaggio ai giovani: «Prendetevi gli spazi che vi spettano, cacciateci!».

Giuseppe Palopoli

Anche il terzo civico della partita fa una scelta ragionata. Piazza Castello, all’imbocco di quel corso Vittorio Emanuele che conduce al centro storico onnipresente nei suoi discorsi. Giuseppe Palopoli ha l’occasione perfetta per indicare alla sua sinistra la caserma La Marmora e invocare il dispiegamento della Brigata Sassari nelle strade della città vecchia. Anche questa serata, condotta da Anna Rita Oggiano, passa all’insegna della musica folk sassarese con Santa Fè e Luciano Galleri, per quanto nella playlist i Village People precedano Li Candareri. Prima di salire sul palco, Palopoli lascia spazio ai candidati della sua lista Sassari Svegliati. I temi sono i classici, le case popolari e la sicurezza del centro, ma c’è spazio anche per i sentimenti animalisti e la richiesta di garantire spazi adeguati agli artisti sassaresi. «Siamo l’alternativa a quelle amministrazioni che hanno distrutto Sassari, portando tutto a Cagliari» conclude.

Oggi Toccherà al candidato del Campo Largo Giuseppe Mascia, domani sera, chiudere la sua campagna elettorale. La scelta è ricaduta su piazza d’Italia, con l’obiettivo di mostrare la propria forza e puntare a tracciare un solco con gli altri candidati. Il piano artistico prevede gli interventi di Pino e gli Anticorpi e Piero Marras, ma è ricco anche il parterre politico, con gli assessori regionali del territorio – Desirè Manca, Antonio Piu e Gianfranco Satta – e gli esponenti di punta del Pd, come il deputato Silvio Lai e il segretario Piero Comandini.

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