«Da Sassari alle Nazioni Unite a New York per la pace nel mondo»
Cristina Chessa Colombino, 18enne sassarese, presenterà la Dichiarazione dei giovani del Mediterraneo
Sassari Sarà la sassarese Cristina Chessa Colombino, 18enne studentessa del liceo Margherita di Castelví a presentare domani, mercoledì 25, nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York, insieme alla studentessa di Istanbul Merve Sahin, la
“Dichiarazione dei giovani per la pace nel Mediterraneo ”.L’appuntamento è alle 13.15 alla Conference Room 9 UNHQ. Il documento è stato firmato a Sassari l’8 novembre 2024 dai rappresentanti di ragazzi e ragazze di undici paesi mediterranei è il frutto del lavoro di circa 250 ragazzi e ragazze tra i 16 e i 28 anni di undici paesi rivieraschi, Albania, Bosnia, Egitto, Iraq, Italia, Libano, Malta, Marocco, Spagna, Tunisia e Turchia, che, per iniziativa della Convenzione per i diritti nel Mediterraneo, si sono incontrati online rispondendo agli auspici della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 2250/2015 “Giovani Pace Sicurezza” che chiede un maggior coinvolgimento dei giovani nei processi di pace.
«È il coronamento di un percorso lungo ed entusiasmante – racconta Cristina – che ci ha coinvolto per mesi in riunioni on line e in presenza. E, passo dopo passo, ci ha conquistato completamente. La pace nel Mediterraneo, e nel mondo, è l’unica via di salvezza per un mondo che sta andando a rotoli. Ogni giorno è sempre peggio, ma noi ragazzi e ragazze vogliamo dire la nostra. E questo lavoro condiviso e le energie positive che ha sprigionato sono la dimostrazione che insieme si può. Sono emozionatissima, ma anche convinta e felice. Parlerò a nome dei tanti che hanno partecipato e dei troppi che non hanno possibilità di parlare».
In un lavoro online che è durato più di sei mesi i ragazzi e le ragazze hanno discusso delle cause comuni delle guerre e analizzato i possibili rimedi. Tra le cause comuni individuate la competizione tra gli Stati per il territorio e le risorse, le divisioni etniche e religiose, la proliferazione degli armamenti e di culture violente , la disuguaglianza e la mancanza di diritti umani. La “Dichiarazione” chiede “alle Nazioni del mondo di adottare urgentemente l’immediato cessate il fuoco in tutti i conflitti, il disarmo e l’avvio del dialogo politico per risolvere le cause profonde dei conflitti coinvolgendo le giovani generazioni”. Secondo i ragazzi e le ragazze va rafforzata la cooperazione regionale per “affrontare le sfide comuni e promuovere pace e prosperità per tutti”, investendo nello sviluppo sostenibile, una crescita economica inclusiva e promuovendo i diritti umani. Ai rappresentanti delle Nazioni Unite presenti le ragazze chiederanno che la “Dichiarazione” venga distribuita a tutti gli Stati e sia oggetto di discussione.
All’incontro di New York, parteciperanno l’assistente del Segretario Generale dell’Onu per gli affari giovanili, Felipe Paullier, i rappresentanti di Finlandia e Giordania, paesi vice- presidenti del gruppo “Amici della risoluzione Giovani Pace Sicurezza”; sarà introdotto dall’ambasciatrice di Malta Vanessa Frazier e concluso dal presidente onorario di Un Ponte Per Fabio Alberti.