La Nuova Sardegna

Sassari

Il blitz

Eroina nascosta in un vaso da giardino e a casa una carabina: un arresto a Sassari

di Luca Fiori
Eroina nascosta in un vaso da giardino e a casa una carabina: un arresto a Sassari

Operazione dei carabinieri nel quartiere di Monte Rosello

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Sassari Gli investigatori della Sezione operativa dei carabinieri della Compagnia di Sassari lo hanno tenuto d’occhio per alcuni giorni, poi venerdì pomeriggio, 27 giugno, hanno deciso di intervenire e per Antonio Puggioni, sassarese di 48 anni, noto con il soprannome di “Van Damme” sono scattate le manette.

Il blitz è scaturito dopo un periodo di osservazione e pedinamenti nel quartiere di Monte Rosello, dove gli uomini dell’Arma sospettavano che il 48enne avesse iniziato a spacciare direttamente dalla propria abitazione. I militari hanno documentato numerosi episodi di cessione di stupefacenti in poche ore.

Quando poi un acquirente è stato fermato - subito dopo l’acquisto e trovato in possesso di una dose di cocaina - gli investigatori hanno avuto la prova che Puggioni avesse messo su un’attività di spaccio casalinga. A quel punto è partita l’irruzione. Nella casa di Puggioni i carabinieri hanno trovato circa un etto di eroina, dosi di metadone, materiale per il confezionamento, 3.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio e un fucile ad aria compressa.

Il pubblico ministero Lara Senatore ha disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa della convalida dell’arresto prevista per stamattina in tribunale. Antonio Puggioni è assistito dall’avvocato Paolo Spano. Il 48enne non è nuovo a questo tipo di vicende. Il suo nome compare in numerose inchieste per droga degli anni passati, anche di respiro internazionale. Nel 2013 fu arrestato dopo un rocambolesco inseguimento tra via Baldedda e il mercato civico: stava cercando di sottrarsi a un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a circa quattro anni. Nel 2009 era stato uno dei protagonisti di un’importante operazione contro un traffico internazionale di stupefacenti tra l’Olanda e il nord Sardegna.

L’indagine portò al sequestro di circa 30 chili di droga per un valore stimato di oltre due milioni di euro. Puggioni era considerato uno degli uomini del presunto grossista sassarese con collegamenti diretti con un latitante turco. Il suo nome è comparso anche nell’inchiesta sullo spaccio all’interno del carcere di San Sebastiano, dove gli era stato contestato un tentativo di cessione di droga al fratello all’interno del Palazzo di Giustizia. La sua posizione in quel caso venne stralciata e trasferita alla Procura ordinaria per competenza. Il 48enne nel 2004 era stato arrestato anche per la morte di una 18enne stroncata da una overdose di droga a casa di una sua amica che all’epoca era fidanzata con Puggioni, ma dopo la condanna a sette anni e due mesi di reclusione inflitta in primo grado, era stato assolto in appello.

L’arresto di venerdì scorso rappresenta l’ennesimo importante colpo della Sezione operativa dei carabinieri inferto al traffico di droga in città. Negli ultimi mesi gli uomini guidati dal maggiore Antonio Odoroso hanno intensificato l’attività di contrasto allo spaccio nei quartieri più critici. Un lavoro silenzioso, meticoloso e costante che sta consentendo di colpire i canali dello smercio di droga anche a livello locale, con risultati tangibili.

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