Silvio Lai contro Eni e governo: «Abbandonano Porto Torres: solo promesse e nessun progetto»
Il deputato Pd parla dopo l’audizione in commissione Attività produttive dei vertici Eni Versalis
Sassari Si infiamma la polemica contro Eni, dopo l’audizione dei vertici della società alla Camera. L’azienda ha annunciato lo stop alla produzione di etilene nei siti industriali di Priolo in Sicilia e Brindisi in Puglia. Il deputato del Partito democratico Silvio Lai denuncia: «Porto Torres abbandonata da Eni, mentre il governo di Giorgia Meloni assiste in silenzio alla ritirata dell’Italia dalla chimica di base». Il duro attacco del parlamentare sassarese arriva dopo l’audizione in commissione Attività produttive dei vertici Eni Versalis. «Siamo di fronte a un disimpegno strategico dell’Italia da uno dei settori industriali chiave della manifattura: la chimica di base. E Porto Torres, ancora una volta, viene lasciata ai margini con nulla in mano, se non parole» il commento di Lai.
I vertici Eni hanno presentato ai deputati un piano “di trasformazione e rilancio” da oltre di 2 miliardi di euro entro il 2030, ma per Lai si tratta di «un’operazione di facciata. Una gigantesca manovra di propaganda istituzionale senza contenuti economici solidi né valenza politica reale. Nessun ritorno industriale è garantito, nessun piano è trasparente, nessuna verifica indipendente è prevista».
Porto Torres esclusa Lai denuncia che il polo petrolchimico di Porto Torres non riceverà un euro dei 2 miliardi annunciati dai vertici Eni Versalis: «anche se si tratta di piani di discutibile credibilità, come nel passato quello della chimica verde, a Priolo Eni prevede la costruzione di una bioraffineria da 500mila tonnellate all’anno e un impianto di riciclo chimico, a Brindisi, si svilupperà una filiera da 750 milioni di euro per batterie e accumuli, mentre Porto Torres rimane esclusa da qualsiasi progetto misurabile. Né riciclo, né bioplastica, né filiere integrate. Soltanto generici richiami alla chimica verde, senza cifre, senza roadmap, senza garanzie occupazionali o industriali».
Il piano generale Diversi gli attacchi al piano generale presentato alla Camera da Eni. Per l segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo e il segretario generale della Filctem Cgil Marco Falcinelli, la scelta di chiudere la produzione di etilene a Brindisi e Priolo è un errore gravissimo. Una posizione condivisa anche dalla vicepresidente della commissione Attività produttive, la 5 Stelle Chiara Appendino.