La Nuova Sardegna

Sassari

Il caso

Allarme roghi a Sassari: quattro auto incendiate in una settimana

di Davide Pinna
Allarme roghi a Sassari: quattro auto incendiate in una settimana

I residenti di Monte Rosello: «Siamo preoccupati, non sappiamo più dove parcheggiare: servono più controlli»

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Sassari Quattro auto in fiamme in una settimana, fra Monte Rosello e Sacro Cuore. E a un mese dall’attentato incendiario della notte fra il 3 e il 4 maggio, lo stesso punto di via Goceano torna nel mirino degli incendiari e i residenti delle Casette in Canadà ripiombano nel terrore: quella volta una 83enne si salvò per miracolo dalle fiamme, ma finì in ospedale con una brutta intossicazione da fumo e gravissimi danni alla palazzina. Stavolta, non sono rimaste coinvolte altre persone o vetture.

Ad andare a fuoco, poco prima dell’alba di lunedì alle 4 del mattino, è stata una Peugeot 206 parcheggiata pochi metri più avanti rispetto alla Mercedes Classe C distrutta dalle fiamme a maggio. L’allarme è stato lanciato dai residenti e in pochi minuti i vigili del fuoco hanno domato l’incendio, mentre i carabinieri della compagnia di Sassari hanno raccolto le testimonianze e le prime informazioni, fondamentali per risalire all’identità degli attentatori.

Sulla natura dolosa dell’incendio ci sono pochi dubbi e nel popoloso quartiere si cominci a respirare un’aria sempre più pesante. «Abbiamo paura, non sappiamo più dove parcheggiare l’auto notte» dice una donna. Non vuole fermarsi, ma indica un’abitazione poco più in là, in via Barbagia. Gavino Giuliano Succu sta facendo dei lavori in casa, ma accetta di parlare: «Sono stato io a chiamare i vigili del fuoco ieri sera, le mie finestre si affacciano su via Goceano». In mano, lo sta riportando nell’auto, ha l’estintore con cui il giorno prima ha tentato di aiutare a spegnere le fiamme.

«Se abbiamo paura? Certo, tranquilli non siamo – dice con amaro sarcasmo -. Penso che servirebbero più controlli, perché in giro c’è parecchia gentaglia. Ma non basta passare una volta, nel corso della notte». Qualcuno dei residenti della zona delle Casette in Canadà ha tentato di organizzarsi autonomamente, facendo ricorso a un’agenzia privata di vigilanza. Ma la situazione non sembra migliorata. «Fra i residenti c’è tanta preoccupazione – spiega Gianmario Chelo, presidente del comitato Insieme per il quartiere - Monte Rosello -, anche perché gli episodi sono aumentati, ultimamente. Abbiamo chiesto alle istituzioni più controlli da parte delle forze dell’ordine, ma ancora le preoccupazioni dei cittadini del Monte non sono state recepite».

Gli altri episodi L’ultimo risale alla notte fra venerdì e sabato, in via Salvatore Farina vicinissimo a via Goceano, dove è andata a fuoco una Peugeot 207 ma la serie è ancora lunga. Nella notte fra lunedì 14 e martedì 15 luglio le fiamme hanno distrutto una Fiat Punto parcheggiata in via Pirandello. E ancora, fra il venerdì e il sabato precedente, gli incendiari avevano dato fuoco a una Renault Scenic in via Buonarroti, danneggiando seriamente anche una 500 e una Golf posteggiate affianco. A inizio mese, nel mirino era finita invece una Fiat Bravo parcheggiata in via Nicolò Piras a Li Punti. A inizio maggio, era toccato proprio a via Goceano, appena 100 metri di strada, con una ventina di abitazioni. Le fiamme appiccate a una Mercedes Classe C si erano estese in pochi istanti prima alle persiane e poi al letto dell’abitazione al piano terra accanto alla quale era parcheggiata la vettura, di proprietà di un’altra persona. Sul letto, una donna di 83 anni, scampata al rogo per miracolo, ma intossicata dai fiumi. L’abitazione è ancora gravemente danneggiata.

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