Sì al progetto per ricostruire la scuola distrutta dai vandali a Sassari
La giunta approva l’esecutivo da 500mila euro per l’asilo di via Cilea
Sassari Un altro passo verso la tanto attesa riapertura della scuola distrutta dai vandali. Punto di riferimento importante per il quartiere di Santa Maria di Pisa ma anche simbolo di quanto la stupidità umana possa arrecare enormi quanto inutili danni alla collettività, che non può e non deve più inerme stare a guardare.
La giunta comunale ha licenziato nei giorni scorsi il progetto esecutivo per la ristrutturazione del piano terra della scuola di via Cilea, devastato da un incendio doloso nel luglio del 2024.
Un traguardo importante come importante è l’esborso economico necessario a riparare il disastro: 550mila euro: 450mila li metterà il Comune, 100mila la Regione. Ora, immediato, il bando per assegnare i lavori. Con la speranza di una riapertura prima della fine dell’anno scolastico e la certezza che i piccoli alunni rientreranno nella loro scuola a settembre 2026.
«Rispettiamo un impegno preso con le bambine e i bambini “sfrattati” dai vandali e con le loro famiglie – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Sanna – oltreché con insegnanti e dirigenza scolastica e con l’intera comunità. Questa è la nostra risposta a chi continua a distruggere: noi ricostruiamo e andiamo avanti, sperando di essere sempre più numerosi a dire no al disprezzo di pochi della cosa di tutti».
I vandali, rimasti senza nome, erano entrati nella scuola del quartiere Santa Maria di Pisa, parte dell’istituto comprensivo Latte Dolce e Agro, la notte tra il primo e il 2 luglio del 2024. Avevano forzato una porta sul retro e si erano accaniti sugli arredi. Un armadio che conteneva libri e altro materiale didattico era stato dato alle fiamme e da lì il rogo era partito. Enormi i danni nel caseggiato che ospita scuole elementari e materne.
L’intero piano terra di un’ala dell’istituto devastato, con i danni maggiori negli spazi di connessione, nell’androne e nel corridoio, la compromissione dell’impianto elettrico, di climatizzazione e antincendio, e del contro-soffitto costituito da doghe metalliche. E: complice la presenza dei canali d’aria, in tutti i locali si era depositata una densa coltre di fuliggine.
Fortunatamente le le indagini statiche avevano escluso ogni pericolo per la stabilità del primo piano, che anche quest’anno ospiterà regolarmente gli alunni della primaria. Con la scuola dell’infanzia che invece continuerà, come nel 2024, le lezioni nel plesso di via Gessi costringendo così uno stravolgimento dei percorsi e degli orari quotidiani.
Il settore Lavori pubblici aveva da subito iniziato una corsa contro il tempo. E, una volta reperite le risorse, avviato la fase progettuale (con 100mila euro stanziati dalla Regione). A marzo l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. Ora l’ultimo step. «Anche questo brutto gesto ci deve insegnare qualcosa –, dice il sindaco Giuseppe Mascia che non ha caso ha aperto l’anno scolastico 2024 proprio nell’istituto di via Cilea –. La scuola è un bene di tutti e come tale va trattato, con cura e rispetto come ogni spazio pubblico». «Quello che fa più male è che spesso chi entra nelle scuole va via con pochi spiccioli, ma si lascia alle spalle danni importanti – gli fa eco Nicoletta Puggioni dirigente scolastico e assessora comunale alle politiche educative –. Con i 500mila euro spesi per via Cilea avremmo forse potuto costruire una scuola nuova». (foto Ivan Nuvoli)