La Nuova Sardegna

Sassari

L’emergenza

Sassari, rubinetti manomessi: 700 studenti a casa

di Giovanni Bua
Sassari, rubinetti manomessi: 700 studenti a casa

Senz’acqua la scuola media Salvatore Farina e il liceo Castelvì con gravi disagi per le famiglie

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Sassari Oltre settecento alunni, tra i 338 della scuola media Salvatore Farina e i circa 400 del liceo Margherita di Castelvì, costretti a uscire in anticipo per due giorni, giovedì 25 e venerdì 26, per mancanza d’acqua. Con evidenti problemi per le famiglie, soprattutto dei ragazzini che frequentano le secondarie di primo grado del Comprensivo Salvatore Farina-San Giuseppe, costrette a corse perdifiato con pochissimo preavviso per andare a ritirare i figli in anticipo. Il motivo? Una “bravata” (se la si vuole definire così) di qualcuno che ha forzato lo sportellino dei contatori in comune tra le due scuole e chiuso per due volte il rubinetto centrale.

«Questa mattina – sottolinea il dirigente del Castelvì Gianfranco Strinna – dopo aver chiesto lumi ad Abbanoa, che ci ha confermato che il problema non derivava dalla rete, abbiamo controllato il vano che contiene contatore e rubinetto. Effettivamente lo sportello risulta forzato con un cacciavite e il rubinetto era chiuso, probabilmente da ieri sera. Questo ha causato lo svuotamento dei tre serbatoi presenti. Anche riattivandolo serve del tempo per riempirli, prima che l’acqua torni ai bagni. E quindi siamo stati costretti a fare uscire in anticipo i ragazzi e le ragazze».

Lo stesso è successo, per il secondo giorno di fila, alla scuola media, con il dirigente del Comprensivo. Luciano Sanna, che spiega: «Non ci era mai successo, anche perché i serbatoi sono molto capienti e in grado di assorbire un blocco temporaneo dell’erogazione. Non evidentemente la chiusura dell’acqua. C’è da dire che, rispetto agli scorsi anni, il contatore è accessibile dal nuovo ingresso del Castelvì in piazza d’Armi. Già questa sera vigileremo sul fatto che lo “scherzo” non si ripeta. E lo stesso farà il personale del Liceo. Chiaramente, vista l’età dei nostri alunni, per le famiglie è un disagio importante. Che speriamo non dovranno subire ancora».

«Effettivamente il contatore è accessibile in maniera relativamente semplice anche dall’esterno – spiega Strinna -. Abbiamo chiesto al Comune di metterlo in sicurezza con un lucchetto. Nel mentre terremo gli occhi aperti. Non diamo colpe agli alunni che frequentano il liceo, può essere stato davvero chiunque. Ma la cosa è andata oltre una semplice bravata, ed è arrivato, per chiunque sia stato, il momento di smetterla».

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