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Tribunale

Morì nella comunità alloggio nel Sassarese, la presidente rischia quattro mesi

Morì nella comunità alloggio nel Sassarese, la presidente rischia quattro mesi

La tragedia avvenne nel 2017. Chieste due assoluzioni. La sentenza a gennaio

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Sassari Erano accusate di omicidio colposo in seguito alla morte – avvenuta nel 2017 – di un 75enne in una comunità alloggio di Codrongianos. Ieri il pubblico ministero Angelo Beccu ha chiesto la condanna a 4 mesi per Maria Lina Piga, la presidente della cooperativa “Serenissima” che gestiva la struttura, e ha invece sollecitato l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” delle oss Irene Loi e Maria Maddalena Demontis. Le prime due difese dagli avvocati Pietro Fresu e Carlo Pinna Parpaglia, la terza dall’avvocato Luigi Esposito. I familiari della vittima si erano costituiti parti civili con l’avvocato Alessandra Delrio. La tragedia era accaduta la notte tra il 13 e 14 ottobre di otto anni fa.

L’anziano, affetto dal morbo di Parkinson, aveva visto una scala appoggiata a un muro all’interno della comunità, ci era salito e poi era saltato giù da quattro metri. L’impatto era stato devastante ed era morto dopo 100 giorni di agonia. Bacino fratturato, costole rotte, dolori lancinanti finché il suo cuore non si era arreso.

Prima dell’incidente i figli, ciascuno con una famiglia e con un lavoro, avevano pensato di rivolgersi a una struttura di accoglienza. Avevano scelto la Comunità alloggio per anziani di Codrongianos, una struttura privata ma in regime di convenzione. Non era una Rsa, ma i gestori si erano detti disponibili a ospitare una persona che aveva bisogno di assistenza, non allettata. Quella notte di ottobre, stando alle indagini, il 75enne aveva dato segni di insofferenza e il personale della comunità aveva deciso di chiamare un’ambulanza e farlo accompagnare al pronto soccorso. I familiari avevano raggiunto il proprio caro al Santissima Annunziata dove i medici avevano aumentato la dose di tranquillanti e lo avevano dimesso. Era stato uno dei figli a riportarlo a tarda notte a Codrongianos.

Poche ore dopo si era verificato l’incidente. Ieri il pm Beccu ha evidenziato responsabilità solo a carico della Piga sostenendo che non avrebbe dovuto accettare un ospite affetto da una grave demenza e che più volte aveva tentato di fuggire.

«Non era autosufficiente né in grado di collocarsi nel tempo e nello spazio. Per questo doveva essere allontanato». I difensori hanno sollecitato l’assoluzione delle proprie assistite e il giudice Valentina Nuvoli ha rinviato a gennaio per repliche e sentenza. (na.co.)

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