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Latte Dolce, retrocessione a testa alta

Latte Dolce, retrocessione a testa alta

I sassaresi battuti dal Selargius nella sfida per la permanenza in serie D. A fine partita l’applauso di riconoscenza dei tifosi

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SASSARI. La festa è selargina, la disperazione è invece tutta del Latte Dolce che perde lo spareggio e retrocede in Eccellenza, dopo un solo (ma fantastico) anno in serie D. La salvezza va alla squadra che ha chiuso il campionato con 8 punti in meno rispetto agli avversari, ma il calcio è impietoso e in campo conta chi la butta dentro. Lo ha fatto due volte, su rigore e con una magistrale punizione, Emiliano Melis, uomo-partita di questo spareggio "fratricida" che nessuno avrebbe mai voluto disputare. Solo un gol invece per i padroni di casa, siglato dal bomber Delizos dagli 11 metri. Un gol importantissimo, che dopo la mezz'ora ha riequilibrato il punteggio e offerto alla matricola sassarese un risultato che portava all'epilogo felice della stagione. Bastava difenderlo, ma il trequartista granata ha sparigliato le carte nel cuore della ripresa, ridando ai suoi un vantaggio che ha resistito fino al fischio finale dell'infuocata sfida. Gli applausi degli oltre 400 spettatori ai ragazzi in maglia gialla, a sottolineare i loro meriti nel corso di un campionato sconosciuto, durissimo eppure esaltante (43 punti in tutti gli altri gironi della D avrebbero significato una tranquilla posizione a metà classifica), non hanno asciugato il pianto in campo mentre gli ospiti festeggiavano un traguardo che solo qualche settimana fa appariva lontano, se non miracoloso. L'importanza della partita non ha fatto stravolgere idee e schieramenti ai due tecnici, Scotto propone il solito 4-3-3 (con gran sacrificio degli attaccanti, chiamati a tornare spesso in aiuto del centrocampo dove non c'è l'infortunato azzurrino Masala, sostituito da Ravot) mentre Fadda presenta un robusto 3-5-2, impreziosito dalla qualità di Melis e dall'esperienza e solidità di elementi quali Angheleddu e Porcu. Nonostante la differenza in classifica, l'organico selargino è di spessore e il "piccolo" Latte Dolce in versione interamente locale (dal tecnico all'ultima delle riserve) deve dare il mille per cento per reggere il confronto e cercare di prevalere. Niente di nuovo, è sempre stato così in ogni gara ma questa è speciale. Troppo importante la posta in palio, vietato sbagliare. La tensione però è tanta e la partita è spigolosa. Il primo a punzecchiare la difesa avversaria è il Selargius, che al 10' con Figos impegna a terra Garau. Poco dopo uno scatto di Giron mette in difficoltà il giovane Chessa, che forse subisce fallo prima di commetterlo a sua volta: è rigore, che Melis trasforma nel vantaggio campidanese nonostante Garau intuisca la traiettoria. Il Latte Dolce incassa male il colpo ma pian piano reagisce e al 32' manca il pareggio, sull'affondo di Delizos il portiere in uscita è anticipato di testa da Porcu, spalancando la porta per la botta di Ravot che però calcia a lato. Neppure il tempo di recriminare per i sassaresi e arriva il rigore, su azione confusa in area con Cocco che va giù, capitan Delizos realizza con un tiro potente a mezza altezza e a fil di palo. Nella ripresa i ragazzi di Scotto cercano il gol-vittoria, non lo trova Ravot al 12' e neppure Delizos al 14'. La gara sale di intensità e resta apertissima, al 23' Garau deve intervenire di piede sul rasoterra dal fondo di Sanna ma al 25' ecco l'episodio decisivo, originato dal un fallo di Cocco al limite dell'area che suona come un invito a Melis di dare il meglio del suo repertorio da fermo. Il numero 10 granata non delude le speranze dei compagni e conferma i timori della tribuna, sfoderando un calcio piazzato che non dà chance a Garau.

Sandra Usai

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