La Nuova Sardegna

Sport

Un memorial speciale grazie a Gigi Datome

Un memorial speciale grazie a Gigi Datome

Grande emozione a Olbia nel vedere scendere in campo l’ala dei Detroit Pistons Applausi, amicizia e brindisi finale nella partita giocata per Eppe Bernardi

26 giugno 2014
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. In tribuna ci si spella le mani. In campo ci si diverte come ragazzini. Per una partita del genere non serve neanche l’arbitro: ci sono semplicemente due squadre, una con la maglia blu e l’altra con la casacca bianca, pronte a dare spettacolo senza mai buttare l’occhio al tabellone luminoso. E non importa se da una parte gioca Gigi Datome. Il senso della serata era un altro. Quindi nientepresentazioni in grande stile: la partita di martedì sera è stata una rimpatriata tra vecchi amici, un informale incontro sotto canestro voluto per ricordare Eppe Bernardi, quel ragazzo scomparso un anno fa in un terribile incidente stradale, modenese ma olbiese d’adozione, amante della Gallura e soprattutto grande appassionato di basket.

Così al Paladatome si sono dati appuntamento tanti amici di Bernardi. Il più celebre di tutti era Gigi Datome, che ha da poco terminato la sua prima stagione nella Nba ed è tornato a giocare sul parquet del palazzetto di famiglia, dopo 10 anni. Chioma raccolta e barbone in bella mostra, ha indossato come tutti una maglia con su scritto «Eppe per sempre con noi» e poi è sceso in campo. Le squadre erano miste: presenti tanti cestisti della storica Santa Croce e della Fortitudo, società in cui militava Bernardi in Promozione. In prima linea anche Roberto Datome, cugino di Gigi, capitano della Santa Croce, uno dei primi a conoscere Eppe quando quest’ultimo, da bambino, frequentava la Sardegna durante l’estate. In campo pure Tullio, fratello di Gigi, anche lui fortissimo, e tutte quelle persone che hanno conosciuto Bernardi. Come per esempio Claudio Serra e Augusto Navone, direttore dell’area marina di Tavolara, dove Eppe aveva fatto un tirocinio prima della laurea. Gigi Datome, prima della partita, ha regalato un mazzo di fiori ai genitori del ragazzo scomparso, seduti in tribuna vicino alle sorelle, abbracciati da un lungo applauso. Poi tutti in campo per uno spettacolo senza né vinti né vincitori. Il match del cuore è durato un’oretta, tra tiri da tre, marcature per nulla asfissianti, ottime schiacciate e tanta generosità sotto il tabellone. E Gigi Datome? Vederlo giocare mette sempre i brividi. Ma siccome lui non è un tipo che se la tira, ha giocato come tutti gli altri, soltanto per divertirsi. Fatta la doccia, infine, un buffet all’aperto, terminato con il volo di numerose lanterne thailandesi. Uno spettacolo suggestivo che, incredibilmente, è stato scambiato da alcuni cittadini per il passaggio di un ufo. La notizia subito è rimbalzata sul web. E così, divertito, ci ha pensato direttamente Gigi Datome a svelare il mistero su Facebook.

Dario Budroni

Primo piano
Il ritratto

Chi era Pietro Mastino, il carabiniere morto nell’incidente sulla strada tra Alghero e Olmedo

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative