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Un super mercato per la super Dinamo

di Roberto Sanna
Un super mercato per la super Dinamo

Le strategie dei sassaresi sono modellate sulla partecipazione all’Eurolega. Il dopo Travis primo nodo da sciogliere

30 giugno 2014
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SASSARI. Obiettivo Eurolega. Soprattutto, obiettivo mercato. Ora che il cerchio si è chiuso con l'ammissione al torneo più prestigioso d'Europa, il Banco di Sardegna deve cominciare a fare sul serio per costruire una squadra all'altezza della situazione. L'idea è quella di essere competitivi in campionato, non sfigurare in Euroleague, poi c'è la Coppa Italia da difendere e non dimentichiamo che l'apertura della stagione 2014/2015 sarà la Supercoppa in programma a Sassari. Competitivi su più fronti e sempre ad alto livello, quindi, il che significa anche investimenti importanti e un roster comunque lungo. Roster che parte da qualche certezza e anche da una rifondazione obbligata.

Chi c'è. Lo zoccolo duro degli italiani. Quello al quale Meo Sacchetti non rinuncia perché fondamentale nella sua gestione del gruppo. Il capitano Manuel Vanuzzo e Jack Devecchi (che compiranno nove anni in biancoblù), Brian Sacchetti (alla quinta stagione), poi Amedeo Tessitori. E tutto lascia pensare che resterà anche Massimo Chessa, che potrebbe diventare il primo sassarese a giocare una partita di Euroleague. Poi c'è il primo acquisto dell'estate, l'ala Jeff Brooks. Il resto è tutto da inventare. Il salto in Euroleague amplia gli orizzonti, indubbiamente, poi però bisogna fare le scelte giuste.

Il nodo playmaker. La partenza di Travis Diener è di quelle pesanti. Anche perché, facendogli firmare un quadriennale, la società pensava di aver risolto il problema per un po' di tempo e invece si ritrova a dover ricominciare tutto da zero. Travis lascia un vuoto non solo di classe tecnica, ma anche di leadership. Un particolare da non sottovalutare, perché nel gioco libero di Sacchetti ci vuole comunque qualcuno che in campo prenda delle decisioni altrimenti l'anarchia è assicurata. I nomi accostati alla Dinamo, tra i giocatori visti in Italia, sono stati tre: Marqeuz Haynes, Joe Ragland e Brad Wanamaker. E di questi solo il primo, che ha appena finito la finale scudetto con Siena, sembra ancora disponibile. Per Ragland è praticamente certo un biennale con Milano, Wanamaker sarebbe vicinissimo al Bamberg, avversaria del Banco in Eurocup la scorsa stagione e affidata per la prossima ad Andrea Trinchieri. Haynes sembrava vicinissimo all'accordo, poi pare abbia ricevuto un'ottima offerta e la situazione sarebbe in stallo. Di sicuro, e senza offesa per nessuno, sostituire Travis è più problematico che trovare l'erede di Drake.

Gli altri. Si danno scontate le partenze di Marques Green e Omar Thomas nonostante un biennale, di Drew Gordon che insegue il suo sogno Nba al seguito del fratellino Aaron (quarta scelta assoluta al Draft), anche di Caleb Green che va alla caccia di un contratto migliore.

Dopo la prova nella finale scudetto tutti sognano un ritorno di Othello Hunter, che però avrebbe contatti con l'Olympiacos Pireo e comunque avrebbe un contratto molto pesante. In più, i rapporti della Dinamo col suo agente non sono dei migliori dal momento della sua partenza da Sassari nel 2011. Altro nome che i rumors di mercato danno vicino alla Dinamo è quello di Pietro Aradori, che non resterà a Cantù e potrebbe prendere il posto di Drake Diener. Così come Cinciarini, altro nome "girato" nei giorni scorsi, stiamo parlando di italiani veramente presentabili a livello di Eurolega. Il ds Pasquini ha già fatto capire che un acquisto italiano importante non sarebbe da escludere.

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