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«È stato bello giocare davanti a tanti tifosi»

«È stato bello giocare davanti a tanti tifosi»

La soddisfazione di Rossettini e Farias dopo la vittoria sul Catania: «Siamo sulla buona strada»

25 agosto 2014
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CAGLIARI. Quell’euforia che sa di buono. Positiva, destinata a crescere e, soprattutto, a dare le razioni giuste di fiducia. Il Cagliari conquista il quarto turno di Coppa Italia, regalando ai tifosi ritrovati, 20’ al primo e 10’ al secondo, tempo di calcio targati Zeman. L’ovazione finale è stata collettiva. Un affetto che ha raggiunto i rossoblù. «Con il Catania non abbiamo sofferto, il Cagliari mi è piaciuto. Giocare davanti a tanti tifosi è gratificante, l’affetto della gente è una marcia in più», attacca Luca Rossettini. Il centrale entra nel merito: «Dopo alcune prestazioni poco brillanti abbiamo giocato una buona partita. Capita che le apparizioni estive non rispecchino la reale caratura di una squadra. Nei primi 20’ abbiamo fatto quello che ci chiede il mister, ma dobbiamo avere più cattiveria lungo tutto l'intera gara».

Il difensore ha fatto coppia con Ceppitelli. Inevitabile il rimando ad Astori. «Ho giocato come difensore centrale di sinistra ma non sento l'eredità di Astori. Davide è un amico e ora si trova altrove, chi è arrivato non lo farà rimpiangere. L'importante è non perdere mai la voglia di sacrificarsi per la squadra. Giocando molto corti è inevitabile correre qualche rischio. Dobbiamo continuare a lavorare sodo per conoscerci sempre meglio».

Rossettini gongola e tira la volata ai giovani: «L'intesa con i nuovi migliorerà con il tempo, ma tutti i ragazzi che sono arrivati sono giocatori di valore. La buona prova col Catania dice che siamo stati compatti e abbiamo tenuto le giuste distanze tra i reparti».

Dal centrale a Diego Farias, voluto, e a ragione, da Zeman. «Con il Catania sono stato fortunato. Ho segnato e passato la palla gol a Sau. Mi era già successo quando ho giocato la mia prima partita a Foggia: ho segnato e ho fatto l’assist per Marco su assist mio», spiega il brasiliano. Che rimarca: «Con Sau mi trovo molto bene, ci conosciamo da anni. Sono contento, in avvio abbiamo fatto davvero bene, ma dobbiamo migliorare la continuità. Il mister ci chiede di non perdere intensità fino al triplice fischio».

Farias torna sulle sconfitte con Getafe e Celta Vigo: «Le squadre spagnole sono sempre ostiche, inoltre, erano più avanti di noi nella preparazione. Ma adesso, anche noi stiamo bene».

Mario Frongia

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