E i bianchi finiscono sotto processo
Fiducia a Scotto, sott’accusa i giocatori: 4 punti in 4 giornate sono una miseria
OLBIA. Nubi nere si addensano sopra le maglie bianche. Il campionato è appena cominciato e le certezze sono già saltate in aria, venute giù come un castello di carta davanti alla prova fredda dei risultati. La trasferta di domenica è stata una scossa di terremoto. Violenta e anche inaspettata. Si sperava in una bella reazione dopo un avvio poco convincente, almeno per tornare in linea con le ambizioni esternate durante l’estate. Invece l’Olbia, dopo un buon primo tempo, è andata inesorabilmente in tilt nella ripresa, fino a subire 3 gol dal Sora (non una corazzata) e rimediare anche due cartellini rossi (Pinna e De Cicco). E dunque via con le reazioni a catena. Squadra, società e tecnico si sono chiusi nel silenzio stampa. Nell’ambiente circolano le voci più disparate, ma ufficialmente non si è ancora discusso di nulla. Qualcosa, comunque, potrebbe accadere nell’allenamento di oggi.
Squadra nel mirino. Da Sora hanno raccontato di un Pierluigi Scotto furioso negli spogliatoi. A finire sulla graticola sarebbe la squadra, colpevole di non aver tirato fuori carattere e qualità e di essere apparsa poco lucida e troppo nervosa. Oggi pomeriggio i giocatori si vedranno al campo della Basa e a dirigere l’allenamento sarà Scotto. Dunque, il tecnico sembrerebbe avere il sostegno della società. Cosa diversa per i giocatori. Oggi andrà in scena un duro faccia a faccia per individuare i problemi e provare a studiare il cambio di rotta. Il 3 a 0 buscato a Sora, infatti, non può più lasciare spazio né a recriminazioni né ad attenuanti (gol contestati a parte)
Ripensamenti. Il nuovo anno era cominciato con i buoni propositi e le promesse di un campionato da protagonista. Ma i fatti cominciano a parlare chiaro. Nelle prime quattro giornate l’Olbia ha raccolto solo 4 punti, il totale di una vittoria (Selargius), un pareggio (Budoni) e due sconfitte (Viterbese e Sora). 6 i gol fatti, 8 quelli subiti e 3 i cartellini rossi. A ciò si aggiunge anche l’eliminazione dalla Coppa Italia. Un bottino troppo magro per una squadra che avrebbe dovuto spaccare le montagne. Ora, quindi, ci si interrogherà sui motivi di questa falsa partenza. A tenere banco è soprattutto la questione mentale. Ma non sono da tralasciare neanche quelle questioni che riguardano la rosa. In particolare quella relativa a un reparto under troppo risicato. (d.b.)