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Molino-Giglio, l’Olbia riprende quota

Molino-Giglio, l’Olbia riprende quota

Doppietta del capitano (su rigore) e incornata del bomber: i bianchi superano la Flaminia e dimenticano il ko a Nuoro

21 settembre 2015
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OLBIA. Le pagine si voltano così. Con coesione e un tanto di cinismo. L’Olbia stende la Flaminia e infila nel dimenticatoio la brutta figura di Nuoro. Si ricompatta davanti al suo (poco) pubblico e sfrutta le occasioni giuste per metter su un risultato tondo tondo. È un 3 a 0 che le dà pienamente ragione. Le firme sono le stesse di due domeniche fa: Daniele Molino e Beppe Giglio. Il capitano ha segnato due volte su rigore, mentre il bomber 37enne è ricorso ancora una volta al colpo di testa. Tre gol che sono il frutto di una prestazione ben calibrata e convincente che non esclude praticamente nessuno. La Flaminia, squadra con ambizioni sicuramente diverse da quelle olbiesi, ha comunque dato qualche grattacapo alla squadra di Oberdan Biagioni, senza però mai impensierire troppo la retroguardia olbiese.

Qualche cambiamento. Biagioni non cambia modulo ma mescola le carte. In porta sempre Mazzoleni, la coppia dei centrali è invece formata da Tricoli e dal giovane (e bravo) Cacciotti, sulle fasce De Cicco e Doddo. Il centrocampo è in parte rivoluzionato: Steri lascia la posizione centrale e si trasferisce sulla destra. Al suo posto l’argentino Cejas, mentre Brenci va a sinistra. In attacco il tridente Molino-Mastinu-Giglio. Ed è proprio dalla nuova posizione assegnata a Steri che nasceranno i primi due gol dell’Olbia.

Avanti Olbia. La Flaminia parte veloce, ma deve subito fare a meno di Pieri per uno strappo. All’11’ è l’Olbia a passare in vantaggio: Tartaglione atterra Steri e l’arbitro non ha dubbi. È rigore. Sul dischetto si presenta Molino: il capitano tira di potenza e supera Nasti. Il raddoppio arriva presto: al 16’ Steri vola e si pianta sul fondo destro dell’area, poi firma un ottimo traversone che Giglio non si lascia sfuggire. Il colpo di testa del bomber siciliano è perfetto. Poi l’Olbia ci prova ancora con Mastinu, mentre la Flaminia avanza ma non trova la porta. Giusto al 46’ Mazzoleni è costretto agli straordinari sulla punizione di Macri.

Ancora Molino. La ripresa comincia con la Flaminia che tenta di accorciare le distanze. Ma all’11’ Nasti stende in area Giglio (vicinissimo al gol) e l’arbitro assegna un nuovo rigore. Dopo aver offerto il tiro a Mastinu, Molino torna sul dischetto e spiazza il portiere. L’Olbia vola quindi sul 3-0. Subito dopo Biagioni cambia qualcosa: esce Cejas ed entra Miceli che va a rivestire il ruolo di centrale. Cacciotti si sposta sulla fascia e Doddo va a centrocampo, mentre Steri torna davanti alla difesa. Invece al 22’ esce Giglio ed entra il neo arrivato Ribeiro. L’Olbia non perde di vista la porta e continua ad attaccare in cerca del poker.

Fase finale. La Flaminia, però, non scompare. Al 25’ sfiora il gol con il tiro di Giustarini, ma Miceli salva sulla linea. Invece la squadra di Biagioni resta in dieci uomini al 33’ per il doppio giallo rimediato da Doddo. Nei minuti finali entrambe le squadre continuano ad attaccare, ma le difese rimangono attente e abbottonate. Poco prima del triplice fischio esce Cacciotti e fa il suo esordio in prima squadra Francesco Riehle, olbiese, classe 1998, nipote dello storico presidente dell’Olbia Elio Pintus.

Adesso il Grosseto. L’Olbia intasca quindi i 3 punti. Oggi riposo e domani si tornerà al lavoro. Domenica giocherà una partita piuttosto impegnativa in casa del Grosseto. La squadra toscana, l’unica del girone G, è forse la più attrezzata, un gruppo che punta sicuramente alla vittoria del campionato. Ieri ha vinto 2-1 in casa dell’Astrea.

Dario Budroni

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