Mignani: «Un buon banco di prova»
Il tecnico soddisfatto del risultato e della prestazione dei suoi ’97
TIVOLI. «Geroni? Magari calciasse sempre così le punizioni». Sorride mister Michele Mignani, pronto ad analizzare un match dai due volti, incorniciato dalla paranoia nella fase ascendente e diametralmente opposto nella seconda frazione di gara.
«Una partita dai due volti? Certo che sì, ma ci sono le giuste motivazioni. Il terreno di gioco non in perfette condizioni, il caldo, e poi diventa inevitabile, nella ripresa si gioca sempre su spazi più ampi, e per forza di cosa si è visto un calcio meno chiuso rispetto a quello del primo tempo». Mignani sa che dovrà attendere la gara del 31 agosto per tagliare, eventualmente, il primo traguardo stagionale. La sua istantanea sulla gara è comunque schietta: «È stata una gara che ha rappresentato un banco di prova, utile anche e soprattutto per chi fino a oggi s’era visto di meno in campo». È ampiamente soddisfatto dei ’97 schierati (Pinna, Murgia, Auriemma e Senesi) anche perché «per loro la sfida odierna è stata un test importante».
Quasi soprassiede sull’infortunio di Carboni. «Sono cose che succedono nel calcio» spiega, e sul tesoretto messo da parte contro le romane aggiunge che «l’Olbia ha conquistato quel che ha meritato». Nessun confronto infine su Lupa e Racing, ma in maniera corretta spiega che «il Racing lo abbiamo affrontato in casa, su un terreno di gioco migliore rispetto a quello di oggi».