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Dovizioso strepitoso costringe Rossi alla resa

Dovizioso strepitoso costringe Rossi alla resa

A Sepang in Corea vittoria del pilota della Ducati bravo a sfruttare le condizioni climatiche e le cadute

31 ottobre 2016
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SEPANG. Sei anni di attesa per tornare sul gradino più alto del podio. Non si può dire che ad Andrea Dovizioso siano mancate pazienza e tenacia in queste lunghe stagioni in MotoGp, prima alla Honda e poi alla Ducati. Quando finalmente la sfortuna ha guardato da un’altra parte, è riuscito a ottenere una meritatissima vittoria con la sua Ducati nel Gp della Malesia, davanti alle Yamaha di Valentino Rossi, che si garantisce così il secondo posto nel Mondiale, e Jorge Lorenzo.

«Ho pianto per tutto l’ultimo giro, era troppo bello – ha ammesso il trentenne forlivese autore anche della pole e del giro veloce – ho scacciato un incubo». È andata male invece al suo compagno Andrea Iannone che, al ritorno in pista dopo quattro gare per l’infortunio alla schiena a Misano, ha duellato a lungo con Rossi («mi ha fatto sputare sangu» ha detto alla fine il Dottore) per poi cadere al 12° giro, imitando l’esempio negativo di Marc Marquez e Cal Crutchlow. È sfumata così la possibilità di un podio tutto italiano, a cinque anni dalla scomparsa di Marco Simoncelli sul circuito malese, in una gara fortemente condizionata dal maltempo.

La partenza è stata rinviata di una mezzora a causa di un nubifragio e ha sconvolto le strategie dei vari team dopo un warm up sull’asciutto. I primi giri sono stati entusiasmanti, con Rossi e i due ducatisti che hanno dato spettacolo. Via via che la pista cambiava, asciugandosi, sono emersi i primi problemi e ne hanno fatto le spese prima Crutchlow, che stava risalendo forte, quindi il campione del mondo, che è tornato in sella arrivando al traguardo solo 11°. Rossi ha superato Iannone e ha cercato di allungare mentre l'abruzzese usciva di pista, ma Dovizioso gli si è attaccato alle spalle costringendolo a un errore a 5 giri dalla fine.

«Con la pista più asciutta le gomme faticavano, per questo sono andato lungo – ha spiegato Rossi –. Credevo di poter vincere poi sono entrato in crisi e quando Dovizioso mi ha passato ed è volato via ho pensato a prendermi i 20 punti che mi garantivano il posto da vicecampione del mondo. Non volevo rischiare e ricominciare magari tutto di nuovo a Valencia».

Gli ultimi giri sono stati una passerella emozionante per Dovizioso, mentre Lorenzo ha portato a casa un insperato terzo posto grazie alle cadute davanti a lui. Dovizioso è il nono vincitore di una gara in questa stagione a dimostrazione di un grande equilibrio. Marquez, dopo aver conquistato il mondiale in Giappone, è caduto in Australia e a Sepang. Rossi paga i quattro ritiri e deve rimandare ancora l’appuntamento col decimo titolo, con una Yamaha che conquistato l’ultima vittoria in Catalogna, a giugno. Ducati porta a casa la seconda vittoria stagionale e, in attesa di Lorenzo, può contare su un Dovizioso rinfrancato, che vuol lasciare il segno: «Io punto a vincere un campionato e la vittoria mi fa effetto solo se diventiamo competitivi, se sono tasselli per costruite qualcosa».

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