La Nuova Sardegna

Sport

La certezza di Tore Pinna: ci salveremo

La certezza di Tore Pinna: ci salveremo

Il portiere indossa i panni di allenatore in campo e di portavoce dei compagni

05 dicembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Con Peppe Misiti squalificato e in tribuna, è stato Gigi Casu, allenatore di una delle squadre giovanili rossoblù, a guidare ieri la formazione sassarese. Ma il dopo partita è stato però affidato a Tore Pinna partito da allenatore dei portieri e poi quasi costretto a rimettere i guanti per dare solidità a una difesa che è stata bombardata impietosamente da tutti. E Tore Pinna, col suo carisma, si è anche trasformato in una sorta di allenatore sul campo dove peraltro è stato anche protagonista con una parata straordinaria che ha salvato il risultato. «Ora possiamo ripartire – dice il portiere – da due certezze. Abbiamo interrotto la lunga serie di sconfitte e, soprattutto, abbiamo ritrovato i nostri tifosi. Soprattutto questa circostanza ritengo sia fondamentale per la squadra. L'affetto dei tifosi, il loro calore, l'incitamento rappresentano qualcosa di straordinario. Oggi i ragazzi hanno avuto un assaggio di cosa vuol dire l'incitamento e il sostegno che ti arriva dagli spalti».

«Forse meritavamo di più – dice ancora Tore Pinna –, ancora una volta la fortuna non ci è stata amica. Però la squadra ha giocato col cuore e ha creato molte occasioni per poter vincere la partita. Certo, dobbiamo cercare di giocare con maggiore intensità ed essere più cattivi e determinati. Ma credo che i ragazzi siano consapevoli di poter fare meglio e credo anche che la squadra con gli opportuni aggiustamenti potrà ancora giocarsi la salvezza».

Poi, il portiere rossoblù ha qualcosa da dire sui valori dell'appartenenza. «La Torres si deve vivere sempre – dice – così come l'ho vissuta io e tanti altri giocatori che hanno indossato questa maglia. Per cui chi arriverà a darci una mano dovrà essere consapevole che dovrà sputare sangue. E poi voglio anche dire che a parole tanti ex hanno prima manifestato la volontà di ritornare a Sassari salvo poi tirarsi indietro quando sono stati interpellati».

Stefano Cardinali, l'allenatore del Città di Castello non ha difficoltà ad ammettere che il risultato è giusto. «Abbiamo giocato – dice il tecnico umbro – con una squadra formata da nove fuori quota e solo due giocarori esperti. Possiamo quindi accontentarci di questo risultato anche perchè sapevamo che la Torres, che vive un momento delicato e difficile, non era poi così scarsa come potrebbe lasciare intendere la classifica. A San Sepolcro avrebbe meritato il pari. Noi oggi potevamo forse sfruttare di più le ripartenze. ma va bene così».

D.D.

In Primo Piano
L’avaria

Allarme a bordo di un aereo in arrivo a Cagliari, scatta il piano di emergenza

Video

Comunali a Cagliari, Azione fuori dal Campo largo

Le nostre iniziative