«Si parte, la Dinamo è pronta alla sfida»
di Andrea Sini
Basket, domani l’esordio in campionato con Cantù. Coach Pasquini: «Serve da subito l’aiuto del nostro pubblico»
30 settembre 2017
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SASSARI. «Apriamo la stagione con una partita estremamente pericolosa: al di là delle problematiche delle ultime settimane, Cantù è un’avversaria attrezzata e difficile da affrontare».
La palla a due di domani pomeriggio al PalaSerradimigni apre il campionato 2017-’18 della Dinamo e Federico Pasquini chiede alla sua squadra il massimo sforzo per evitare brutti scherzi. Anzi, chiede prima di tutto l’aiuto dei tifosi. «Sono convinto che questo gruppo ci darà tante soddisfazioni – sottolinea il coach sassarese – perché ha tutto per far bene e mi sembra giusto dirlo prima dell’esordio. È uno dei gruppi biancoblù anagraficamente più giovani degli ultimi anni e credo sia importante crescere tutti insieme, con un po’ di pazienza nei confronti di giocatori che sono alla prima o seconda esperienza nei campionati europei e possono avvertire un livello più alto di pressione».
Nessuna novità sul fronte infermeria, con gli infortunati Scott Bamforth e Will Hatcher che stanno recuperando ma guarderanno l’esordio casalingo in campionato dalla panchina. «Non ci sono novità – sottolinea Pasquini – , è una situazione che va valutata giorno per giorno senza prendere rischi: non vogliamo cercare scuse, anzi, siamo in grado di sopperire alle assenze e dovremo essere tutti pronti».
La Red October Cantù rappresenta al momento una grossa incognita a causa delle turbolenze societarie. «Credo invece che il loro livello di entusiasmo sia alto – dice ancora Pasquini – e che l’arrivo di un manager come Tony Cappellari, che ha inventato il ruolo di general manager in Italia, farà diventare Cantù una squadra di alto livello. E in ogni caso una squadra che ha nel suo roster elementi come Smith, Culpepper, Crosariol, Chappell e Burns è una squadra già di livello che vorrà giocarsi le proprie carte al meglio a Sassari. Noi dovremo essere bravi ad affrontare questa avversaria e allo stesso tempo bravi ad aspettare questi ragazzi dandogli grande fiducia, affetto e supporto perché sono convinto che ci daranno tante soddisfazioni, ma non possiamo avere tutto subito. In questo momento avremo bisogno più che mai che il nostro pubblico ci stia vicino e capisca la pressione di un gruppo nuovo, che ha entusiasmo e che ha la consapevolezza di giocare a Sassari».
Che campionato sarà? «Milano ha già un valore evidente, credo che Venezia sul telaio che ha vinto il campionato si è mossa bene con gli innesti di Johnson, Orelik e Watt, Avellino forse è la migliore di questi anni perché è una squadra atletica e multidimesionale, e non bisogna dimenticare Trento perché è una squadra che ha perso una finale scudetto e riparte cambiando solo Craft e Hogue, ho poi grande rispetto per la Virtus, per Torino e la solita Reggio Emilia. Le sorprese? occhio a Pistoia».
La palla a due di domani pomeriggio al PalaSerradimigni apre il campionato 2017-’18 della Dinamo e Federico Pasquini chiede alla sua squadra il massimo sforzo per evitare brutti scherzi. Anzi, chiede prima di tutto l’aiuto dei tifosi. «Sono convinto che questo gruppo ci darà tante soddisfazioni – sottolinea il coach sassarese – perché ha tutto per far bene e mi sembra giusto dirlo prima dell’esordio. È uno dei gruppi biancoblù anagraficamente più giovani degli ultimi anni e credo sia importante crescere tutti insieme, con un po’ di pazienza nei confronti di giocatori che sono alla prima o seconda esperienza nei campionati europei e possono avvertire un livello più alto di pressione».
Nessuna novità sul fronte infermeria, con gli infortunati Scott Bamforth e Will Hatcher che stanno recuperando ma guarderanno l’esordio casalingo in campionato dalla panchina. «Non ci sono novità – sottolinea Pasquini – , è una situazione che va valutata giorno per giorno senza prendere rischi: non vogliamo cercare scuse, anzi, siamo in grado di sopperire alle assenze e dovremo essere tutti pronti».
La Red October Cantù rappresenta al momento una grossa incognita a causa delle turbolenze societarie. «Credo invece che il loro livello di entusiasmo sia alto – dice ancora Pasquini – e che l’arrivo di un manager come Tony Cappellari, che ha inventato il ruolo di general manager in Italia, farà diventare Cantù una squadra di alto livello. E in ogni caso una squadra che ha nel suo roster elementi come Smith, Culpepper, Crosariol, Chappell e Burns è una squadra già di livello che vorrà giocarsi le proprie carte al meglio a Sassari. Noi dovremo essere bravi ad affrontare questa avversaria e allo stesso tempo bravi ad aspettare questi ragazzi dandogli grande fiducia, affetto e supporto perché sono convinto che ci daranno tante soddisfazioni, ma non possiamo avere tutto subito. In questo momento avremo bisogno più che mai che il nostro pubblico ci stia vicino e capisca la pressione di un gruppo nuovo, che ha entusiasmo e che ha la consapevolezza di giocare a Sassari».
Che campionato sarà? «Milano ha già un valore evidente, credo che Venezia sul telaio che ha vinto il campionato si è mossa bene con gli innesti di Johnson, Orelik e Watt, Avellino forse è la migliore di questi anni perché è una squadra atletica e multidimesionale, e non bisogna dimenticare Trento perché è una squadra che ha perso una finale scudetto e riparte cambiando solo Craft e Hogue, ho poi grande rispetto per la Virtus, per Torino e la solita Reggio Emilia. Le sorprese? occhio a Pistoia».