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Mbappè, Modric e Hazard le vere stelle

Mbappè, Modric e Hazard le vere stelle

Tutti si aspettavano Messi, Ronaldo e Neymar tornati a casa con una grande delusione. Le papere di Muslera e Sanchez

16 luglio 2018
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MOSCA. Si aspettavano Messi, Ronaldo e Neymar, ma a illuminare il mondiale sono stati Mbappè, Modric e Hazard. C'è molta Francia e Croazia nella top 11 del torneo: Courtois, Pavard, Umtiti, Vida, Rebic, Kantè, RaKitic, Modric, Mbappè, Hazard, Griezmann.

Courtois. Attento e sicuro nella prima fase e col Giappone, poi protagonista col Brasile (miracoloso intervento su Neymar). In grande spolvero con la Francia. Si rilancia dopo un periodo opaco al Chelsea.

Pavard. Grande rivelazione. Esterno abile in fase difensiva, eccellente in appoggio e con un gran tiro (splendido gol con l'Argentina). 22 anni preso dal Bayern per 35 milioni.

Varane. Il centrale del Real è il perno della difesa, rendimento scintillante contro Higuain e Suarez. Col Belgio segna il gol decisivo.

Vida. Colonna croata. Protagonista con Danimarca e Inghilterra, segna un gol e un rigore con la Russia, poi esagera rendendo onore all'Ucraina.

Kantè. Davanti alla difesa anticipa e rilancia rincorrendo tutti per 90’. Mai una sbavatura.

Modric. Lo stratega del Real prende per mano la Croazia. Segna con la Nigeria, migliore in campo con l’Argentina, sbaglia un penalty decisivo con la Danimarca, poi si rifà ai rigori. Anima della riscossa con gli inglesi.

Rakitic. Qualità, cambio di passo, energia, risolutezza. Il folletto del Barca affonda Messi con un gol e una punizione all'incrocio. Rigori decisivi negli ottavi e nei quarti. Meno lucido nella finale.

Rebic. La metamorfosi dell’esterno passato inosservato in Italia. Sgobba per tutti. Bene nella fase a gironi, con l’Argentina rischia il rosso, approfitta della papera di Caballero segnando il gol decisivo. Si ripete con la Danimarca conquistando un rigore. Mbappè. Teenager d’assalto come Pelè nel 1958, paragonato ai due Ronaldo, travolge da solo l’Argentina procurando un rigore e segnando due gol. Giocate d’autore (tacchi, assist) e qualche sceneggiata alla Neymar. Il miglior talento giovane, con la ciliegina del gol in finale.

Hazard. Il genietto del Chelsea che sogna il Real mostra il suo talento con la doppietta al Panama. Poi dà lezioni a Neymar. Grande gara anche coi francesi, poi il rammarico della finale sfumata. Si consola col terzo posto e il sigillo del 2-0.

Griezmann. Il piccolo principe, gelido dal dischetto, creatore di assist e 4 gol totali. A volte si estrae, ma quando serve c'è sempre. Rigori con Australia e Argentina, gol su papera di Muslera, e grande finale con rigore e assist.

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