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Finale pirotecnico, l’Italbaby fa festa

di Roberto Muretto
Finale pirotecnico, l’Italbaby fa festa

Gli azzurrini piegano l’Albania con due gol nel recupero segnati da Murgia e Parigini. Ma sono tante le cose da migliorare

12 settembre 2018
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INVIATO A CAGLIARI. I musi lunghi del club azzurro dopo la sconfitta della nazionale di Mancini in Portogallo, si trasformano in sorrisi per la vittoria dell'Under 21 nell'amichevole con l'Albania con un pirotecnico finale. Di Marco porta avanti gli azzurrini nel primo tempo ma al 90' l'Albania pareggia con Vrioni. Il gol è una scossa per la formazione di Di Biagio che si scatena e segna due reti nel recupero con Murgia e Parigini, riportando il sorriso sulle labbra del tecnico e dei dirigenti, improvvisamente rattristati.

Cagliari. La "Sardegna Arena" risponde presente in modo parziale (sugli spalti tanti bambini delle scuole calcio locali, una rappresentanza del Cagliari guidata dal presidente Giulini e dal tecnico Maran, oltre a Barella appena rientrato da Lisbona), ma il caldo e il fatto che in palio non ci sia niente, tengono i tifosi lontani dallo stadio. L'Italia riscatta la pesante sconfitta rimediata in Slovacchia giovedì scorso. Il ct voleva una vittoria convincente, ha sicuramente avuto risposte importanti, a conferma che tra i suoi baby" ci sono dei ragazzi promettenti che hanno solo bisogno di giocare di più nelle loro squadre di club per acquisire esperienza. Da qui a giugno, quando comincerà in Italia la fase finale dell'Europeo di categoria, solo gare amichevoli e le prossime saranno test più impegnativi. Le indicazioni che arrivano, comunque, sono tutto sommato confortanti.

Delusione. Un po' quando viene consegnato il foglio delle formazioni. Romagna e Cerri non sono nell'undici titolare. Di Biagio lascia fuori il difensore e l'attaccante del Cagliari. Il ct degli azzurrini preferisce Vido a Cerri, Orsolini e Cutrone completano il tridente. L'Italia si schiera col 4-3-3, modulo nel quale Locatelli è il punto di riferimento in mezzo al campo, supportato da Mandragora e Pessina. L'Albania è un avversario sulla carta "comodo", il classico sparring partner per chiudere bene una settimana da incubo per i colori azzurri.

Senso unico. La squadra di Di Biagio è padrona del campo. Cutrone è scatenato e in una manciata di minuti per tre volte va alla conclusione. Di Marco a sinistra è un motorino che attacca e difende e il suo grande lavoro nelle due fasi di gioco viene premiato: è lui a segnare il gol che sblocca la gara con un diagonale al volo.

Applausi. Tanti per Alberto Cerri mandato in campo dopo 37' per l'infortunio di Cutrone (contusione alla caviglia sinistra da valutare). Un'occasione da mettere a frutto per la punta rossoblù per mettere minuti nelle gambe. L'"Italietta" gioca bene, fa girare velocemente il pallone e crea tanto, soprattutto con gli inserimenti da dietro sulle due corsie, in particolare quella di sinistra.

Relax. L'inizio della ripresa fa arrabbiare Di Biagio perchè la sua squadra non è più aggressiva come nella prima parte e consente all'Albania di farsi pericolosa (palo di Abazaj su punizione) e trovare spazi invitanti. Il ct manda in campo forze fresche: Murgia (i genitori sono di Monti) per Locatelli e Calabria per Depaoli. Negli ultimi 25' c'è spazio per Romagna, applauditissimo.

Finale pirotecnico. L'italia è un po' sulle gambe, perde le distanze tra i reparti e fa fatica a mantenere il controllo del gioco. Quando Vrioni al 90' parreggia, la frittata sembra fatta ma la reazione è eccezionale. Prima Murgia e poi Parigini fissano il risultato sul 3-1 e chiudono in bellezza una settimana da incubo.



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