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La gioia di Spinola: bello tornare così

La gioia di Spinola: bello tornare così

Il bomber promette altre soddisfazioni ai tifosi. Bianco: «Bravi a crederci»

17 dicembre 2018
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SASSARI. Chi si rivede, Francesco Bianco. Il ragazzino del centrocampo rossoblù sta diventando ospite fisso del dopo gara, ci mette con sempre meno timidezza faccia e voce dopo aver messo in campo cuore e piede, per segnare gol più o meno pesanti. Se con l'Anzio l'importanza della sua zampata vincente si era un po' diluita nella cinquina, stavolta è tutta un'altra storia perché ha firmato il raddoppio e messo al sicuro una vittoria di valore per la classifica e pure prestigiosa, dato il blasone dell'avversario battuto. «Sì, su quella palla ci ho creduto – racconta il baby goleador – ma è stato molto bravo Sarritzu a spedirla in area, io sono stato fortunato a trovarmi nel posto giusto al momento giusto, pronto a calciarla in rete. Sono contento, sto crescendo e in campo mi sto trovando sempre meglio». E intanto allunga il suo album delle dediche: «Quella precedente era per i compagni, ora spetta alla mia famiglia», dice Bianco, aggiungendo che «è stata una vittoria di spessore, frutto di una partita molto fisica e di grande intensità, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo è aumentato il ritmo e sono arrivati i gol».

Il primo lo ha firmato Lionel Spinola, che ha ritrovato la maglia rossoblù e l'affetto dei tifosi. «Mi ha fatto piacere essere stato riaccolto con calore, per me è un ritorno importante e non potevo sperare in un esordio migliore. Negli ultimi giorni ho avuto qualche problema – continua l'attaccante argentino – e avevo bisogno di una simile botta di felicità, è una gioia aver segnato in questa gara così importante. Che Torres ritrovo? E' una squadra diversa ma la determinazione è sempre la stessa e se giocheremo sempre così faremo bene». Anche per Lionel la dedica resta in ambito familiare: «Il gol è tutto per mamma Olga e nonna Lucia, per la prima volta a Sassari (e in Italia) per vedermi giocare. Ero motivatissimo anche per la loro presenza in tribuna, a mia moglie Carla dedicherò i prossimi». E' una promessa, quella del bomber, che però chiarisce: «Non è importante chi segna, anche se per gli attaccanti è... un dovere, ma che la squadra vinca». (s.u.)

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