La Nuova Sardegna

CAGLIARI. L’attimo fuggente, il momento in cui nella testa di un calciatore scatta la lucida follia: la giocata impossibile, o almeno improbabile che, invece, diventa un indimenticabile gol. Radja Nainggolan domenica ha colto l’attimo: la palla che esce dalla difesa, lui che stoppa, aspetta e, un attimo dopo che la sfera ha battuto sull’erba, sferra il destro, potente, che trasforma il cuoio in un missile che va a infilarsi all’incrocio dei pali. Roba da raccontare ai nipotini dicendo: “Io quel giorno c’ero”.

Di momenti così i calciatori rossoblù ne hanno fatto vivere tantissimi ai loro tifosi. Un elenco lungo, quasi impossibile compilare una classifica se non limitandosi ad assegnare, di diritto, il primo posto. A Gigi Riva, e alla sua acrobazia del 18 gennaio 1970: cross di Gori dalla sinistra, sponda di Domenghini di testa e, lui, il bomber che, come raccontò alla radio Sandro Ciotti “simpenna in rovesciata” spedendo il pallone sotto la traversa. Applausi scroscianti anche dal “Menti” a omaggiare Rombodituono (2-1 il finale per i rossoblù).

Una rovesciata del genere, con quel coefficiente di difficoltà, la fece il 7 aprile del 1991 Daniel Fonseca a Marassi. Il suo 2-2 in casa dei blucerchiati che quell’anno vinsero lo scudetto, nasce da un cross dalla destra di Pulga, lui si avvita colpendo in maniera innaturale in rovesciata di sinistro beffando Pagliuca.

Nella top list c’è anche Enzo Francescoli, che nella prima giornata del torneo 1991/92, al Sant’Elia sempre contro la Samp, segna il più bel gol della vittoria per 3-2: serpentina sulla sinistra, ingresso in area e tiro a rientrare di destro a beffare sempre Pagliuca.

Indimenticabile un’altra serpentina. quella del 4 dicembre del 2011 di Victor Ibarbo a Catania. Il colombiano iInsegue una palla sino alla linea di fondo, in slalom supera due avversari evita il portiere e insacca la rete che fissa il risultato sull'1-0

Fabian O’Neill è il protagonista assoluto il 10 gennaio 1999 del 4-3 con cui il Cagliari batte la Roma (doppietta). Uno dei gol, allo scaadere del primo tempo lo realizza andando sino a fondo campo dopo aver scartato il portiere e tirando a meno di 20 centimetri dalla linea di fondo.

Facendo un salto indietro, al 30 marzo 1980, sempre su quel lato, aveva fatto gol Franco Selvaggi contro la Juventus: l’attaccante dopo aver tirato fuori un calcio di rigore si inventa la rivincita.: una palla impossibile che danza sulla riga di fondo e che lui non ci pensa due volte a spedirla in porta sorprendendo l’espertissimo Zoff. Un gol che riagguanta la Juve andata in vantaggio con Bettega. Nel finale il gol del trionfale 2-1 di Pino Bellini.

Rimanendo alla Juve, ecco il gol di Gianfranco Zola. Il 16 gennaio 2005 il Cagliari sta perdendo 1-0 al Sant’Elia. Mancano una manciata di minuti alla fine: c’è un cross dalla destra, Magic Box salta più in alto di Zebina, e ancora tutti ci chiediamo come abbia fatto, spedendo di testa la palla alle spalle di un esterrefatto Buffon.

Buffon battuto anche da un’altra prodezza, molto simile a quella di Nainggolan. 29 novembre 2009 (Cagliari-Juve 2-0), Sant’Elia: Nenè Anderson da Silva riceve palla su punizione, è fuori area, un paio di passi indietro rispetto al punto dove ha calciato Radja, spara di destro e spedisce la palla all’altro incrocio, alla destra di Buffon, che però vola e prende solo le mosche...