Coraggio Dinamo, fidati di Bilan
Basket, il centro croato ha dimostrato che se servito con continuità può diventare decisivo
SASSARI. Metti un Bilan nel motore, ma soprattutto cerca di fargli arrivare la palla il più possibile, perché è come metterla in banca. Ci è voluto un po’ di tempo, ma appena la Dinamo si è decisa a spostare l’asse del proprio gioco verso il post basso, dove il centro croato è in grado di dominare, l’investimento ha portato immediati frutti.
Domenica sera a Desio contro Cantù e mercoledì al PalaSerradimigni nella sfida contro Ostenda, Miro Bilan è stato l’uomo in più del Banco di Sardegna. Due prestazioni stellari: 20 punti con 10/11 al tiro e 6 rimbalzi nella gara di campionato, 23 punti con 10/15 e 5 rimbalzi nel match contro la squadra belga.
Palla sotto, giro sul perno, finta e controfinta, e quasi sempre canestro, oppure può arrivare un ribaltamento sul lato debole. Possono arrivare anche un canestro dalla media, o persino una tripla, come accaduto l’altra sera: due soluzioni magari estemporanee (soprattutto la seconda) ma che possono permettere alla Dinamo di “aprire” l’area.
Tutto semplice? Non esattamente, perché nelle scorse settimane le prestazioni dell’esperto giocatore croato non erano sempre state sufficienti. Anzi, mercoledì scorso ad Ankara, Bilan era incappato in una serata nera da 2/11 al tiro. Cosa è successo nel frattempo? Le condizioni di forma del lungo di Sebenico sono migliorate, oppure i compagni si sono decisi a cercarlo con maggiore continuità?
«Non saprei – ha sottolineato a caldo il diretto interessato –, di sicuro i miei compagni di squadra sono stati molto bravi a farmi arrivare la palla».
Niente di straordinario, insomma, mentre coach Pozzecco va più a fondo sulla questione. «Io penso che siano accadute entrambe le cose. Miro è stato bravissimo a farsi trovare, ma i giocatori stanno iniziando a fidarsi l’uno dell’altro e il fatto di fargli arrivare la palla sta diventando una cosa sempre più naturale. Non devo obbligarli o ricordare loro ogni volta di passare la palla sotto canestro, preferisco che capiscano da soli che fare arrivare la palla a Miro è un’ottima soluzione e tutta la squadra ne può trarre giovamento».
«Siamo stati bravi a portarci avanti inizialmente – ha invece commentato Bilan – e poi a gestire il vantaggio sul +10. Abbiamo giocato tutti bene, controllato la gara e meritato la vittoria». Non saranno certo due buone prestazioni a mandare fuori giri il centro classe 1989, alto 2,13, che nella sua carriera ha conquistato 5 campionati nazionali tra Croazia e Francia, 5 coppe di Croazia e 2 coppe di Francia, oltre ai riconscimenti individuali: miglior giocatore della Lega Adriatica 2015-’16 e secondo quintetto dell’ultima edizione dell’Eurocup. E a proposito di miglior quintetto, grazie alla prestazione di mercoledì sera Bilan è stato inserito in quello della terza giornata di Champions League: in sua compagnia, oltre a R.J. Hunter (Ankara), James Feldeine (Hapoel Gerusalemme) e Latavious Williams (Hapoel Holon), anche una vecchia conoscenza della Dinamo: Jaime Smith, grande protagonista della scorsa stagione e oggi in forza al Teksüt Bandirma.