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Per l’Hermaea Olbia è crisi «Serve subito una svolta»

Per l’Hermaea Olbia è crisi «Serve subito una svolta»

Dopo due sconfitte consecutive le galluresi sono tornate in fondo alla classifica L’allenatore Giandomenico dà la carica: «Voltiamo pagina e pensiamo a vincere» 

02 dicembre 2019
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OLBIA. Una cosa è certa. Ci sarà da lottare fino alla fine per la Geovillage Hermaea Olbia nella sua sesta stagione nel campionato nazionale di A2 femminile di pallavolo. Anche il match di sabato scorso sul campo del Club Italia, squadra per sua natura molto giovane, ma dotata di grandi qualità atletiche, ha mostrato i due volti della compagine guidata in panchina da Emiliano Giandomenico, capace di alternare buoni momenti di gioco ma anche improvvisi passaggi a vuoto, proprio come accaduto nel primo e nel secondo set. Nel terzo e nel quarto poi ha comunque tenuto bene il campo, ma cedendo negli ultimi punti. «Le partite contro il Club Italia sono sempre strane – è il commento del presidente Gianni Sarti – fisicamente è una squadra fortissima, ed infatti in quattro set abbiamo subito ben diciannove muri. Noi poi non eravamo al meglio. Fiore era alle prese con la febbre, Maruotti durante la gara ha accusato dei problemi fisici e su è dovuta fermare, ed anche Barazza in settimana si è allenata a fasi alterne. Ma tutto questo non deve essere una giustificazione per noi, anzi, bisogna solo voltare pagina e pensare subito ai prossimi impegni». Per effetto delle ultime due sconfitte le galluresi sono tornate in fondo alla classifica, a quota 9 assieme al Cutrofiano, anche se la situazione rimane comunque fluida, con cinque squadre racchiuse in soli due punti, visto che Talmassons e è 19 e Montale e Sassuolo ad 11.

Ecco quindi che i prossimi due incontri, che l’Hermaea disputerà fra le mura amiche contro Soverato e Martignacco diventano fondamentali per muovere la classifica e riprendere fiducia. «Due gare che sono comunque difficili – sottolinea Sarti - Contro avversari che lottano nella prima fascia. Ma sono dell’opinione che se saremo a posto fisicamente ce la possiamo giocare e fare anche bene».

Fabio Fresu

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