La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Minutaggi decisi con... carta e penna

dall’inviato
Minutaggi decisi con... carta e penna

La curiosità: a Brindisi, in assenza di statistiche, si è tornati al conteggio manuale

10 dicembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





PANEVĖŽYS. Il punteggio sul tabellone, le palette degli arbitri a indicare il numero dei falli e poche altre indicazioni. La sfida di domenica al PalaPentassuglia si è giocata completamente alla cieca dal punto di vista delle statistiche, che sono comparse sul sito della Lega basket soltanto due ore e mezza dopo la sirena finale.

Se i coach e i rispettivi staff tecnici non hanno certamente bisogno della velina che viene normalmente passata al termine di ogni quarto per rendersi conto di chi sta giocando bene e chi male, per quanto riguarda la gestione delle rotazioni le cose si fanno più complesse.

Considerando che i minutaggi dei giocatori vengono spesso tarati con il bilancino, il dato che non va certamente perso di vista durante le partite, assai più delle medie al tiro e dei rimbalzi, è quello dei minuti di impiego dei singoli. In casa biancoblù il problema è stato comunque risolto agevolmente attraverso il controllo manuale, effettuato appuntando manualmente minuti e secondi di ogni cambio.

Alla fine il dato complessivo più interessante, a livello statistico, è quello legato ai rimbalzi: il dominio sassarese, apprezzabile anche a occhio nudo, ha portato a un gap di ben 15 carambole (46-31). La Dinamo ha tirato meglio da 2 (54,3% contro 42,9%) e da 3 (43,8% contro 40%) e ha avuto una valutazione di squadra di 90, contro il 72 brindisino.

L’unico dato che premia la Happy Casa è quello delle palle perse e recuperate: molto bilanciato per i salentini (9-9), abbastanza deficitario per i sassaresi (17-5). (a.si.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative