la lettera
«Nessuna violenza a Badesi ma ci scusiamo per le proteste»
Riceviamo e pubblichiamo* * *Scrivo a riguardo del titolo di lunedì (“Arbitro sotto scorta a Badesi”) che ritengo inesatto e lesivo del nostro buon nome. Come naturale stigmatizziamo ogni forma di...
11 dicembre 2019
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Riceviamo e pubblichiamo
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Scrivo a riguardo del titolo di lunedì (“Arbitro sotto scorta a Badesi”) che ritengo inesatto e lesivo del nostro buon nome. Come naturale stigmatizziamo ogni forma di violenza in tutte le sue declinazioni, chiediamo scusa per le nostre proteste, specialmente se queste sono state ritenute eccessive, visto che per motivi che esattamente ora non sappiamo il direttore di gara ha ritenuto opportuno sospendere la gara. In ogni caso vorrei che sia chiara la totale assenza di violenza fisica o verbale nei confronti dell’arbitro, come potranno confermare i carabinieri intervenuti a seguito di una telefonata non dell’arbitro, a quanto mi risulta. Il sottoscritto, al fischio di sospensione, ha fatto in modo che l’arbitro rientrasse negli spogliatoi rassicurandolo che non avrebbe subito alcun tipo di aggressione e l’ho fatto senza particolare fatica, poiché nessuno ha avuto simili intenzioni. E nessuno lo ha atteso per offenderlo o aggredirlo. Molto prima davanti ai carabinieri gli ho chiesto personalmente scusa se le proteste potevano averlo turbato. E siamo appunto contenti che ci sia stato l’intervento dei carabinieri che hanno cristallizzato la situazione. Protestare in campo non è mai un bel vedere e ci impegneremo per evitarlo il più possibile, si chiede scusa quando si sbaglia ma non si può passare per violenti o aggressori quando non lo si è, nei fatti e nelle intenzioni.
Gianfranco Altea
presidente del Badesi ‘09
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La Nuova ha raccontato l’accaduto senza parlare di violenza o aggressioni, come conferma la società. Così come da fonte ufficiale è arrivata la notizia della scorta dei carabinieri, della quale abbiamo preso atto facendoci il titolo perché – per fortuna – non capita spesso. (re.sp.)
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Scrivo a riguardo del titolo di lunedì (“Arbitro sotto scorta a Badesi”) che ritengo inesatto e lesivo del nostro buon nome. Come naturale stigmatizziamo ogni forma di violenza in tutte le sue declinazioni, chiediamo scusa per le nostre proteste, specialmente se queste sono state ritenute eccessive, visto che per motivi che esattamente ora non sappiamo il direttore di gara ha ritenuto opportuno sospendere la gara. In ogni caso vorrei che sia chiara la totale assenza di violenza fisica o verbale nei confronti dell’arbitro, come potranno confermare i carabinieri intervenuti a seguito di una telefonata non dell’arbitro, a quanto mi risulta. Il sottoscritto, al fischio di sospensione, ha fatto in modo che l’arbitro rientrasse negli spogliatoi rassicurandolo che non avrebbe subito alcun tipo di aggressione e l’ho fatto senza particolare fatica, poiché nessuno ha avuto simili intenzioni. E nessuno lo ha atteso per offenderlo o aggredirlo. Molto prima davanti ai carabinieri gli ho chiesto personalmente scusa se le proteste potevano averlo turbato. E siamo appunto contenti che ci sia stato l’intervento dei carabinieri che hanno cristallizzato la situazione. Protestare in campo non è mai un bel vedere e ci impegneremo per evitarlo il più possibile, si chiede scusa quando si sbaglia ma non si può passare per violenti o aggressori quando non lo si è, nei fatti e nelle intenzioni.
Gianfranco Altea
presidente del Badesi ‘09
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La Nuova ha raccontato l’accaduto senza parlare di violenza o aggressioni, come conferma la società. Così come da fonte ufficiale è arrivata la notizia della scorta dei carabinieri, della quale abbiamo preso atto facendoci il titolo perché – per fortuna – non capita spesso. (re.sp.)
