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Luci spente allo stadio di Nuoro, l'arbitro rimanda i rigori della Supercoppa dilettanti

di Francesco Pirisi
Nella foto di Massimo Locci, i tifosi cercano di illuminare lo stadio di Nuoro con i telefonini
Nella foto di Massimo Locci, i tifosi cercano di illuminare lo stadio di Nuoro con i telefonini

Incredibile epilogo della finale Nuorese-Valledoria: la partita va ai supplementari, cala la sera e si scopre che l'impianto di illuminazione non funziona. Match sospeso a un minuto dalla fine sul 2-2

29 dicembre 2019
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NUORO. La Supercoppa dei dilettanti rimane nelle mani della Lega. Alla fine infatti vince il buio, che non consente a Nuorese e Valledoria di giocarsi ai rigori il trofeo in palio tra le detentrici delle coppe Italia di Eccellenza e di Promozione.

Colpa dell’impianto di illuminazione che ha fatto cilecca durante il match allo stadio Frogheri ieri sera, sabato 29 dicembre. Il tutto tra il disorientamento delle due squadre e l’insofferenza del pubblico, che ha provato addirittura a illuminare il campo con le torce dei telefonini.

Le squadre dopo 120’ erano ancora ferme sul pari (2-2). Trofeo dunque da assegnare ai rigori. Ma bisognava fare i conti con le luci delle quattro torri dello stadio, che sono rimaste spente. E l’arbitro, sostenuto dal delegato della federazione, ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per batterli.

«Secondo le regole si deve ripartire da dove è stata sospesa la gara, e cioé a un minuto dalla fine del secondo tempo supplementare. Anche su un altro campo, magari. Ma ad avere l’ultima parola ora sarà il giudice sportivo regionale, esaminato il referto arbitrale», spiega Gianni Cadoni, presidente regionale della Federcalcio.

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