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«Atletico Uri ambizioso? Certo»

di Franco Cuccuru
«Atletico Uri ambizioso? Certo»

Un team in gran spolvero dopo un periodo buio. Mister Paba: bisogna sempre tirare su l’asticella

30 dicembre 2019
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URI. Se una squadra è dotata di un buon potenziale, con all’interno delle individualità d’eccezione prima o poi deve venirne fuori, soprattutto se dietro c’è anche un progetto ambizioso. È il caso dell’Atletico Uri. La squadra di Massimiliano Paba nelle ultime tre gare ha cancellato il momento buio vissuto nel periodo scorso, cambiando nettamente marcia, ritornando con prepotenza nel giro delle squadre che puntano in alto. Le ultime tre gare quindi parlano chiaro: tre vittorie, 14 gol fatti e zero subiti: numeri incoraggianti che proiettano i giallorossi verso traguardi importanti.

Mister, come sta vivendo la sua squadra questo particolare momento?

«L’Atletico sta bene, siamo in grande crescita sotto tutti i punti di vista, tecnico, tattico, atletico e soprattutto mentale. Nelle ultime tre partite abbiamo le nostre prestazioni sono state strepitose: c’è da fare un grande plauso ai ragazzi per quello che hanno saputo offrire. Poi i numeri si commentano da soli e nel calcio hanno grande rilevanza. Servono soprattutto per aumentare nei ragazzi la consapevolezza dei propri mezzi e l’autostima. Alleno un gruppo che ha delle potenzialità ancora maggiori di quante dimostrato finora, sono certo che avrà margini di crescita importanti».

Di colpo siete balzati al sesto posto in classifica: a questo punto che ruolo può recitare l’Atletico?

«Quello che ci diciamo sempre con i ragazzi è che l’Atletico in questo momento, ma anche nelle settimane successive, non deve guardare la classifica: deve vivere giornata per giornata, partita dopo partita, pensare a lavorare bene in settimana e preparare ogni match nel miglior modo possibile. I conti si faranno alla fine. Noi siamo sereni e sono sicuro che ci sarà tempo per toglierci delle belle soddisfazioni».

Ci pensa a un ritorno tra le zone alte?

«Ci mancherebbe, noi non ci diamo per vinti. Giustamente bisogna essere ambiziosi: io lo sono e devono esserlo anche i ragazzi. Dobbiamo tirare sempre su l’asticella e guardare chi ci precede. C’è tutto un girone di ritorno da giocare quindi c’è anche la possibilità di migliorare ulteriormente la classifica».

Il 2 febbraio vi aspetta una finale di Coppa Italia: come arriverete a questo importante traguardo?

«Aver ottenuto la finale di Coppa Italia è un grande risultato e vogliamo arrivarci nella migliore condizione fisica e mentale. E’ un trofeo che vogliamo vincere, pur consapevoli che il Carbonia è un grandissimo avversario, ma noi in un partita secca possiamo giocare alla pari con tutti».

Mister, come si trova ad Uri?

«Ho trovato un ambiente sereno e ringrazio lo staff tecnico con cui mi sto trovando molto bene: i mio collaboratore Francesco Mura, il preparatore dei portieri Walter Adriani e il preparatore atletico William Sciacca. Ma soprattutto c’è una società presente, fatta di persone disponibili e di grande appassionati».

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