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Pozzecco è felice: «Che altro potrei desiderare?»

dall’inviato
Pozzecco è felice: «Che altro potrei desiderare?»

Il coach: «Abbiamo rimesso dentro Evans, Coleby ha un gran bel sorriso e abbiamo vinto, quindi...»

23 gennaio 2020
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STRASBURGO. «Il vero Coleby lo scopriremo tra poco, diamogli tempo. Ma nel frattempo quello che posso dire che è ha un gran bel sorriso e questa cosa per me è fondamentale». Gianmarco Pozzecco passeggia con grande serenità nei corridoi dell’arena Rhenus Sport e si gode una vittoria sudata ma fondamentalmente mai in discussione. E il diretto interessato conferma: «Una buona partita – commenta Dwight Coleby –. La mia prova? Siamo solo all’inizio, ho cercato di mettermi al servizio della squadra».

«Abbiamo rimesso dentro Evans, abbiamo fatto esordire Coleby, abbiamo vinto. Davvero non posso chiedere di più – sottolinea il coach della Dinamo –. Strasburgo ha giocato una buona gara, con grande consistenza per cercare di restare sempre in partita. Abbiamo tirato molto da fuori, è vero, ma loro hanno giocato quasi 30 minuti a zona. Abbiamo fatto canestro, abbiamo gestito. Dalla panchina non ho mai avuto la sensazione che potessimo crollare, li ho visti fiduciosi, abbiamo fatto spesso le cose giuste, abbiamo fatto canestro quando contava, In generale abbiamo fatto un altro step, possiamo essere primi o secondi nel girone ma mi piace soprattutto l’atmosfera che c’è nello spogliatoio».

Il break di 14-0 del secondo quarto però poteva costare caro. «Abbiamo avuto anche qualche passaggio a vuoto, un po’ per errori nostri e un po’ perché in campo ci sono anche gli avversari. Vogliamo crescere ancora, è chiaro, e dobbiamo cercare di restare sempre concentrati. Ma dalla panchina non ho mai avuto la sensazione che stessimo mollando, anzi».

«Non è stata una partita facile – dice Miro Bilan –, ci sono stati tantissimi up&down, abbiamo avuto qualche problema con la loro zona, ma alla fine abbiamo vinto meritatamente. Le tante triple? Loro hanno chiuso l’area, sapevano che noi giochiamo molto dentro. Nel pitturato non ci hanno lasciato tanto spazio e tirare da fuori è stata la cosa giusta». (a.si.)

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