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Il volley studia le mosse per ripartire

Il volley studia le mosse per ripartire

Ammendola: «Per la serie B la mia proposta è di bloccare le retrocessioni»

21 marzo 2020
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SASSARI. Come si chiuderà la stagione pallavolistica in Italia, e in particolare in Sardegna? Domanda lecita, dato che a rispondere a questa domanda sono chiamati ben tre enti sportivi. Per quanto riguarda la A2 femminile, che vede coinvolta l’Hermaea Olbia, la lega femminile si è presa tempo fino ai primi di aprile, per monitorare la situazione fino allo stop imposto dal governo, ma al momento l’orientamento sembra sia quello di chiudere definitivamente i tornei, congelare le classifiche, e su queste valutare cosa fare per il prossimo anno agonistico. Sembra voler temporeggiare la Federpallavolo, responsabile dei campionati di serie B. «Sui questo punto c’è un’ampia discussione in atto – dice Vincenzo Ammendola, presidente del comitato regionale e componente della consulta nazionale – il problema è che chiudendo la stagione qui bisognerebbe restituire alle società tanti soldi versati in anticipo come tasse gare. Quindi in un modo o nell’altro i gironi vanno conclusi per risolvere il problema. La mia idea, che ho già esposto, è quella di concludere la stagione appena l’emergenza coronavirus ce lo permetterà, eliminando le retrocessioni e facendo posto alle squadre che arriveranno dalla C regionale con l’aggiunta di uno o due gironi. Per quanto riguarda i campionati regionali se, come ci auguriamo, dovessimo riuscire a riprendere almeno dopo Pasqua, anche qui vogliamo concludere in qualche modo i tornei di C e D, evidentemente cambiando le formule, con dei concentramenti che permettano alle squadre di disputare più di una gara in una giornata, e si possano trasformare in tante feste dello sport. A questo punto non ci sarebbe niente di strano a sforare maggio, e proseguire l’attività fino a giugno inoltrato, tanto anche quando finiscono i campionati molte società organizzano camp e tornei».

Si svolgeranno la fasi nazionali dei campionati giovanili? “Io ho proposto di sì, in caso cambiando sedi e date, ma vanno fatti, anche questi nell’ottica di trasformarli in feste dello sport, così come il Trofeo delle Regioni. Dobbiamo appena possibile dare un segnale forte sul fatto che dopo la bufera la vita ricomincia».

Fabio Fresu

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